Famiglia

Quanti sono i minori in istituto?

Se lo chiede l'Anfaa. Perché i conti non tornano

di Gabriella Meroni

Non si conosce il numero esatto dei minori attualmente ricoverati negli istituti o ospitati nelle comunità. Infatti, dai dati rilevati dal “Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza” di Firenze (pubblicato nel volume “I bambini e gli adolescenti fuori dalla famiglia. Indagine sulle strutture residenziali educativo-assistenziali”) al 30 giugno 1998, risultavano ricoverati in 1802 strutture assistenziali 14.945 minori, di cui 1.174 portatori di handicap. Al 31/12/1999, secondo gli ultimi allarmanti dati Istat, i minori presenti nelle strutture residenziali erano saliti a 28.148. Si tratta di un aumento sproporzionato: quasi il doppio in 18 mesi!! L’Anfaa ha richiesto un incontro urgente con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Roberto Maroni, per una valutazione approfondita di questi dati, sottolineando la necessità di una vasta azione a livello nazionale per un monitoraggio attento di questa drammatica realtà e per arrivare ad assicurare a tutti i bambini il diritto a crescere in una famiglia: anzitutto la loro e, quando questo non è possibile, in una adottiva o affidataria, secondo le situazioni. Segnaliamo al riguardo che da tempo l’Anfaa, insieme agli altri gruppi e associazioni aderenti al Coordinamento “Dalla parte dei bambini”, richiede l’istituzione di una anagrafe, a livello di ogni Regione, consistente nella raccolta continuativa e nella relativa elaborazione dei dati concernenti tutti i minori istituzionalizzati. Il costante aggiornamento di questa rilevazione consentirebbe una corretta valutazione dell’andamento dei ricoveri e, quindi, anche l’individuazione dei servizi e interventi alternativi da attivare o potenziare (solo tre Regioni hanno finora istituito questa anagrafe: il Piemonte, la Lombardia e il Veneto, anagrafe peraltro non sempre tempestivamente aggiornata). Le sollecitazioni a livello Ministeriale e a livello della Conferenza Stato-Regioni, per l’attivazione di queste anagrafi, non hanno finora avuto alcun riscontro positivo. Segnaliamo, inoltre, che la legge n. 149/2001 stabilisce che “Il ricovero in istituto deve essere superato entro il 31 dicembre 2006 mediante affidamento ad una famiglia e, ove ciò non sia possibile mediante inserimento in comunità di tipo familiare caratterizzate da rapporti interpersonali analoghi a quelli di una famiglia”. La Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano cui è demandata la individuazione dei criteri in base ai quali le Regioni devono provvedere alla definizione degli standard minimi delle comunità di tipo familiare e degli istituti, non ha tuttora provveduto in merito (e purtroppo la legge n. 149/2001 non ha previsto scadenze) per la loro emanazione.


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