Al morbo di Alzheimer deve la sua seconda vita. Andrea Simeone, 65 anni, una vita avventurosa e affascinante alle spalle, qualche anno fa venne ricoverato in un ospedale milanese per curare la sua malattia. La sua figura, straordinaria e un po? imprevista, attirò l?attenzione di due dottoresse, che lo presero a cuore e una volta uscito gli permisero di realizzare il grande disegno della sua vita: diventare artista a tempo pieno. Simeone inizia a lavorare a ritmi intensissimi, realizza decine e decine di opere anche monumentali nel suo nuovo studio di Legnano. Inizia anche a vendere; un giro di appassionati e di amici si incuriosisce del suo lavoro così libero e così pieno di genialità. Il suo lavoro mischia tutte le esperienze della sua vita: da quelle di matematico allievo di Renato Caccioppoli (il grande docente napoletano, alla cui figura è ispirato il film di Mario Martone, Morte di un matematico napoletano), a quello di operatore sociale e docente agli operai di Bagnoli, all?abilità nel trattare il legno, alla vocazione artistica che cova dentro da una vita. Ora, dopo anni di questa cavalcata entusiasmante, Simeone espone una ristretta selezione di lavori in una galleria al centro di Milano. Una mostra emozionante, che anche nel titolo fotografa il suo itinerario umano: Napoli Berlin. Napoli dove ha vissuto gran parte della sua vita, Berlino dove si è consumato il dramma della sua fede di comunista tutto di un pezzo.La mostra si terrà dal 23 settembre al 14 ottobre alla galleria Inarte, via del Carmine 9 Milano.
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