Non profit

quando la coppia scoppia

L'esperienza del Centro Sapienza

di Redazione

Seguire le famiglie nella separazione. Un servizio a prezzi calmieratiIn Francia esiste una laurea breve in mediazione, in Spagna è una professione ad hoc. Da noi è una specializzazione spesso ancora un po’ informale, ma le opportunità per farne una impresa economica già ci sono.
Al Centro studi Sapienza di San Giuliano Milanese il focus è sulla mediazione familiare: dentro un contenitore più ampio di servizi per la famiglia, che vanno dalle consulenze pedagogiche alla logopedia, al counselling psicologico, da giugno 2008 due mediatori familiari accompagnano le coppie nel complesso percorso della separazione. «La mediazione familiare offre ai coniugi che hanno deciso di separarsi un percorso alternativo a quello del tribunale, che garantisce innanzitutto una migliore tutela degli interessi dei figli in quanto i genitori sono sollecitati a un maggior protagonismo», spiega Ilaria Morosini, laurea in giurisprudenza e specializzazione in mediazione, uno dei due professionisti che seguono il servizio. «Il mediatore non prende nessuna decisione, tutto quello che alla fine si mette nell’accordo è frutto del lavoro attivo dei due coniugi».
Il percorso di mediazione solitamente si articola in 6/12 incontri, al costo di 50 euro a seduta, ripartiti a metà tra i due membri della coppia: si parte dai figli e dalle questioni economiche, in genere i due argomenti avvertiti come più urgenti, per poi addentrarsi nelle questioni patrimoniali. Anche prevedendo l’iter più lungo, si arriva a spendere 600 euro, nemmeno un quarto della cifra media chiesta dal mercato per una separazione consensuale. E con tempi molto inferiori. In tribunale poi ci si va, ma con un accordo già fatto, a cui il giudice dà valore legale.
«La mediazione familiare però può essere utile anche in altri casi», precisa la Morosini. «Penso innanzitutto ai casi in cui a scoppiare è una coppia convivente, ma anche ai genitori che hanno difficoltà nelle relazioni con i figli o alle varie problematiche, come ripartire tra fratelli le responsabilità della gestione di genitori anziani o di fratelli con disabilità».

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