Non profit
Quando il volontario ha diritto al permesso
Vuole partire per il Kosovo. L'azienda dice no
di Redazione
Sono un volontario di un?associazione di Pavia che, di recente, mi ha chiesto di partire per il Kosovo. Ho girato la richiesta al mio datore di lavoro, il quale ha risposto che se dovessi assentarmi verrei licenziato. A parte l?atteggiamento insensibile del mio capo, mi chiedo cosa prevede in proposito la legge?
P. M. (Pv)(e:mail)
Risponde Maurizio Ampollini, direttore del Ce.S.Vo.T. della provincia di Varese e vice presidente dell?Anpas nazionale.
Non entro nel merito delle considerazioni di ordine morale anche perché non conoscendo nei dettagli l?accaduto potrei rischiare di dare giudizi avventati. Preferisco invece fornire un quadro complessivo su come sia possibile conciliare attività lavorativa e volontariato, con particolare riferimento a quello di protezione civile. Sono tre le disposizioni normative di riferimento: la Legge quadro sul volontariato n. 266 dell?11 agosto 1991; il Decreto Legislativo sulle Onlus n. 460 del 4 dicembre 1997; il Decreto del Presidente della Repubblica n. 613 del 21 settembre 1994 ?Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle associazioni di volontariato nelle attività di protezione civile?. Nello specifico l?articolo 10 di questo regolamento disciplina nel dettaglio l?impegno dei volontari nell?attività di soccorso, simulazione, emergenza e formazione. Il comma 1 prevede che ?ai volontari aderenti ad associazioni di volontariato inserite nell?elenco di cui all?articolo 1, comma 2, impiegati in attività di soccorso e assistenza in occasione di pubbliche calamità, autorizzate dal Dipartimento della Protezione Civile … il datore di lavoro è tenuto a consentire, per un periodo non superiore a trenta giorni continuativi e fino a novanta giorni all?anno: il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato; il mantenimento del trattamento economico e previdenziale…; la copertura assicurativa…?.
Detto questo il comma 6 illustra le modalità con le quali il datore di lavoro deve poi presentare al Dipartimento della Protezione Civile l?istanza ai fini del rimborso degli emolumenti versati ai propri dipendenti che abbiano partecipato ad attività di soccorso e assistenza. Il comma 7 chiarisce anche che tali disposizioni ?si applicano anche nel caso di iniziative ed attività svolte all?estero purché preventivamente autorizzate dal Dipartimento?.
In buona sostanza se il nostro lettore è membro di un?associazione di volontariato iscritta nell?elenco della protezione civile, ha diritto di assentarsi dal posto di lavoro in base a quanto sopra indicato.
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