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Quando il “social” è sostenibile

di Redazione

Nel comune di Pieve Emanuele, ai confini del Parco Sud, su di un’area strategica rispetto al bacino di riferimento sud dell’hinterland milanese, sorgerà a breve un nuovo insediamento plurifunzionale destinato ad accogliere 2mila nuovi residenti. Si tratta del Programma di Recupero Urbano ex Incis di Pieve Emanuele, che si sviluppa su una superficie complessiva di circa 90 mila metri quadri e prevede la realizzazione di un importante intervento di edilizia residenziale pubblica, convenzionata e libera, accompagnato da una radicale riqualificazione della viabilità e delle infrastrutture ferroviarie, e dalla realizzazione di importanti attrezzature commerciali, aree verdi e servizi di uso pubblico. L’intervento assume un ruolo determinante nella riqualificazione del nucleo urbano di Pieve Emanuele. L’area infatti, collocata sull’asse viario strategico di collegamento veicolare fra la città di Milano e la provincia sud (SP28 Nuova Vigentina), sarà a breve servita da una nuova fermata ferroviaria sulla linea Milano-Genova che consentirà di raggiungere il centro del capoluogo in diversi punti con corse cadenzate ogni 15-30 minuti.
Regione Lombardia ha co-finanziato la realizzazione del comparto ERP, che verrà realizzato da ALER Milano, mentre le aree di proprietà ASSET srl destinate alla edificazione di edilizia libera, commerciale e convenzionata, saranno presto messe a bando con procedure ad evidenza pubblica. I bandi prevedono l’alienazione delle aree destinate ad edilizia libera, edilizia convenzionata e centro commerciale.
Il masterplan del progetto presenta sei aree di intervento libere e indipendenti, il cui elemento unificante è costituito dalle opere di urbanizzazione: strade e parco urbano. L’impianto si sviluppa intorno al grande insediamento centrale, costituito da quattro blocchi di edilizia residenziale pubblica che, fronteggiandosi a due a due, delimitano un parco lineare pubblico, collocato lungo l’attuale direttrice di via delle Rose, a segnare un lungo asse che prosegue, visivamente, fino al centro urbano.
A Est e a Ovest di tale lotto si collocano le altre aree d’intervento: l’una con destinazioni di natura prevalentemente pubblica, con il centro direzionale, il centro polifunzionale, tre edifici di edilizia residenziale convenzionata che si affacciano su un ampio parco; l’altra di natura prevalentemente privata, a destinazione residenziale, corredata dall’asilo e dalla scuola materna. A completare l’impianto si aggiunge, a nord, una grande area commerciale con relativa dotazione di parcheggi.
La disposizione delle destinazioni garantisce un rapporto di complementarietà tra spazi pubblici e spazi privati, chiusi e aperti, tra verde e servizi, che non persegue una schematica zonizzazione, ma realizza compiutamente il principio del mix tipologico (case alte, medie ed edifici bassi) e funzionale. Il complesso si caratterizza come un intervento ordinato, dalla morfologia chiara e razionale, armonicamente inserito nel contesto urbanistico-ambientale.
Novità principale dell’intervento è la risoluzione del problema dello scavalcamento della Strada Provinciale 28: è la Strada Provinciale che scavalca via dei Pini. Una soluzione sicuramente migliore sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, in quanto il dislivello si distribuisce su un tratto più lungo (con un’inclinazione non superiore al 3%) e lontano da edifici residenziali; sia della funzionalità, in quanto permette di collegare le due aree della città senza sostanziali variazioni di quota.
Due sono i principali punti di accesso previsti per l’area, con caratteri differenti: il primo dalla Strada Provinciale, attraverso una nuova rotatoria, che immette il traffico nel punto centrale del quartiere, all’ingresso del parco lineare; il secondo da via dei Pini, che collega il quartiere al centro della città e immette il traffico di fronte al centro direzionale.

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