Cultura

Quando il film parla di tumore: una ricerca

Sulla ricerca "Oncomovies: Cancer in cinema" Labianca, presidente del Cipomo, osserva come sul grande schermo i protagonisti spesso non sopravvivano: «Per fortuna la realtà è diversa»

di Redazione

È targata Italia la ricerca dedicata al binomio cinema – oncologia che sarà presentata a Vienna a fine mese nel corso del congresso Esmo – European Society for Medical Oncology – 2012 (28 settembre – 2 ottobre). Sul tema il presidente del Cipomo (Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Roberto Labianca osserva: «La ricerca “Oncomovies: Cancer in cinema” condotta dal team italiano guidato dal dottor Luciano De Fiore della Sapienza – e composto tra l’altro dal dottor Giovanni Rosti, Direttore dell’Oncologia di Treviso e membro del Direttivo Cipomo – che sarà presentata nel corso del prossimo congresso Esmo a Vienna solleva tematiche di primario interesse».

Roberto Labianca prosegue: «Lo studio evidenzia come spesso sul grande schermo vi sia la tendenza a descrivere le esperienze relative al tumore in modo non veritiero. Per questo Cipomo intende sottolineare in questa occasione come il Collegio si stia impegnando nell’organizzazione sul territorio nazionale di iniziative e momenti collettivi aventi l’obiettivo di sensibilizzare e far conoscere gli aspetti più importanti del mondo dell’oncologia. Riteniamo che uno strumento di comunicazione di massa come il cinema possa essere prioritario nel veicolare importanti argomenti».

Riferendosi ai risultati dello studio Labianca sottolinea come si evidenzi «come spesso nei film i pazienti affetti da tumore non sopravvivano alle cure. Fortunatamente la realtà è molto diversa e per questo  invitiamo la grande scuola cinematografica italiana affinché in futuro contribuisca a fornire una visione più veritiera dello stato attuale delle cose e a consolidare un sentimento di fiducia nell’animo dei pazienti che si trovano ad affrontare questo difficile percorso. Per la nostra parte saremmo orgogliosi e felici di offrire il nostro apporto di consulenza. È una sfida che si può vincere soltanto mettendo insieme le diverse forze. Anche il cinema può e deve essere volano di speranza nei confronti dei pazienti»
 

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