Welfare
Quando il dentifricio diventa un lusso
Il nuovo giornale dei detenuti di Novara inizia con uno spazio importante dedicato ai migranti in carcere: ammassate nei grandi celloni, si vedono quasi sempre persone che non hanno nulla
La Gazza ladra è il nuovo giornale dei detenuti di Novara, e inizia con uno spazio importante dedicato ai migranti in carcere: «Una volta arrestati, cadono di fatto in una sorta di dimenticatoio: senza parenti, senza legami e senza colloqui in carcere, si trovano a vivere una situazione di grande disagio. E difatti, ammassate nei grandi celloni, si vedono quasi sempre persone che non hanno nulla, che non riescono a comunicare nemmeno con il personale del carcere. Per riuscire a fumare una sigaretta, o cambiare la maglietta, devono elemosinare tra gli altri detenuti più fortunati di loro, vivendo una situazione di continua umiliazione. Lo spazzolino e il dentifricio diventano, per queste persone, un lusso irraggiungibile, visto che il carcere non fornisce che una saponetta e un rotolo di carta igienica. Così anche l?igiene personale viene negata. In questa situazione i carcerati stessi alzano una barriera fra i più fortunati e i meno fortunati: i detenuti guardano bene chi prendere in cella e se per caso gli agenti ti inseriscono in una cella di gente che riesce a farsi la spesa e avere il necessario per una vita più decente, ti vedrai costretto, dopo poco tempo, a farti da parte e a scegliere da solo le celle degli emarginati. Perché è vero che puoi accettare l?aiuto all?inizio, ma dopo un po? devi capire che nessuno è obbligato».
Qui Cagliari
In Sardegna c?è un piccolo esperimento di reinserimento di soggetti sottoposti a misure penali, importante perché cerca di coinvolgere aziende che non hanno una ?vocazione sociale?, ma che comunque possono essere aiutate a scoprire un interesse vero per categorie svantaggiate e a giocare un ruolo importante nel loro percorso verso una vita ?normale?. Sono infatti 15 i ragazzi ex detenuti o sottoposti a misure alternative attualmente inseriti (o in fase di inserimento) in altrettante imprese del territorio di Cagliari. Il progetto si chiama Laboris, Laboratorio per l?orientamento e l?inserimento sociale.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.