La mia avventura sclerotica era però iniziata su una parte diversa del mio corpo: la mano destra. Avevo 29 anni e curavo una trasmissione radiofonica a Radio Torino Popolare, ma lo stipendio era basso. Per raggranellare un po’ di soldi avevo così accettato un contratto a termine come impiegata. Un giorno cominciai a sentire una strana sensazione nello scrivere, la mano era come attraversata da tanti spilli. Sentivo pungere e contemporaneamente la sensibiltà era diminuita. La mia amica sclerosi si era così fatta viva per la prima volta. Una scrittrice sottopagata, che viene colpita al braccio destro. Da sbizzarrirsi a fare considerazioni sulla natura psicosomatica di molte malattie.
“La sclerosi multipla non uccide, ma blocca la vita” recitava uno slogan della pubblicità progresso di quand’ero bambina Quando scoprii con fatica e sofferenza quale era l’origine della mia paresi, mi tornò in mente questa frase Non avevo nemmeno 30 anni e una bimba di 4. Effettivamente mi domandai cosa aspettarmi, da quel momento, dalla mia vita.
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