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Quali costi fanno lievitare il biberon. Il latte è caro perché…

I pediatri contro la Nestlé: in Italia l’allattamento al seno è pari all’Europa. Le spese pubblicitarie, invece...

di Ida Cappiello

Non cala l?attenzione sull?argomento latte artificiale e sul suo prezzo ?stellare?, un problema serio per tante famiglie, come abbiamo potuto verificare dal gran numero di messaggi giunti in redazione. Ne citiamo uno per tutti, di Barbara da Bologna: “Una volta ero rimasta senza latte e l?ho comprato nella farmacia sotto casa. Ho pagato 37 euro la stessa confezione che al supermercato pago 24 euro”. Una situazione comune, visto che del latte per neonati non si può fare a meno, e non sempre si riesce a comprarlo nella grande distribuzione, dove comunque costa il 30% in più che al di là delle Alpi. Perché? La risposta della Nestlé (leader del mercato), che spiega l?alto costo con la bassa richiesta dovuta alla grande diffusione in Italia dell?allattamento al seno, suona come una dimostrazione di arroganza del potere economico. Come se la soluzione al problema fosse la maggior diffusione dell?allattamento artificiale! Per fortuna ci ha pensato l?Acp-Associazione culturale pediatri a smentire questa fantasiosa interpretazione del caro biberon. Secondo una recente ricerca, pubblicata sui Quaderni dell?associazione, in Italia la percentuale di mamme che allattano i figli al quarto mese è allineata alla media europea: intorno al 35%. “In Spagna i neonati allattati al seno sono circa 160mila all?anno, contro i 190mila dell?Italia. Eppure il latte costa la metà anche in quel Paese”, afferma Giancarlo Biasin, dell?Acp, per il quale sono le distorsioni commerciali la vera ragione del prezzo alto. “In Italia non tutti i supermercati vendono il latte per neonati. Le farmacie hanno ancora un peso rilevante e questo tiene su i prezzi”. Ma non c?è solo questo. Le imprese spendono molto per mandare gli informatori medico-scientifici negli ospedali e dai pediatri a promuovere i prodotti, perché sono loro a consigliare il latte ?più adatto? (tra i tanti sostanzialmente uguali) alle neomamme. Dunque devono recuperare le spese. Forse, dice qualche maligno, è anche per questo che l?alternativa naturale, e gratuita, non viene abbastanza promossa nei reparti maternità. Vita dedicherà presto al tema un?inchiesta


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