Volontariato

Qualcosa di rotto? Ci pensa il Repair Café

In Olanda spopolano i locali anti-spreco dove volontari aggiustano oggetti ed elettrodomestici

di Gabriella Meroni

Dopo i coffe shop, i repair café. E’ questa laparabola sostenibile in atto ad Amsterdam, città nota per il suo permissivismo in tema di cannabis e prostituzione, ma da oggi anche per un’idea originale anti-spreco. SI chiamano infatti repair café speciali luoghi in cui le persone possono portare vecchie cose, piccoli elettrodomestici, suppellettili e arredi rotti perché siano riparati da volontari che li aggiustano gratuitamente, per il piacere di farlo e contribuire a ridurre la quota di rifiuti.

L’idea, per la verità, risale a due anni e mezzo fa, quando venne fondata la Repair Cafe Foundation, finanziata dal governo olandese con 400mila euro che sono serviti per partire, fare pubblicità e acquistare un autobus con cui andare in giro a riparare cose. Oggi i gruppi che gesticono i repair café (aperti qualche giorno al mese, è da dire) sono trenta in tutta l’Olanda, e oltre a offrire il servizio gratuito di rimessa servono anche caffé, tè e biscotti ai tanti “clienti”. “In Europa buttiamo via troppi oggetti”, ha dichiarato la fondatrice Martine Postma, un’ex giornalista che si è accorta, dopo la nascita del secondo figlio, di quante cose stava per gettare nella spazzatura e ha deciso di reagire. “E’ una vergogna, spesso quello che buttiamo non è neanche rotto. Non possiamo andare avanti così, soprattutto perché sulla terra c’è gente che non ha niente”.

I repair café non fanno concorrenza ai negozi di riparazione di elettrodomestici, né agli artigiani, assicura la Postma, visto che non possono assicurare pezzi di ricambio originali né lavori particolarmente complessi. Ma l’idea funziona, eccome. La Repair Cafe Foundation è al lavoro per promuovere la diffusione dei gruppi e dei locali “repair”, e offre consulenza per la start up, un elenco degli attrezzi necessari, materiale pubblicitario e assistenza per il fundraising. E le richieste di informazioni fioccano: da Francia, Belgio, Germania, Polonia, Ucraina, Sud Africa e Australia molti volontari sono pronti ad aprire altri repair café nei loro paesi.

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