Cultura

Quadriplegico diventa ingegnere e brevetta una carrozzina high tech

Domani l’esame di laurea al Politecnico di Torino dove Paolo Berro ha studiato grazie ad un corso a distanza

di Carmen Morrone

Sei anni fa dopo un incidente stradale Paolo Berro perde la padronanza del suo corpo, ma non della testa. Il suo cervello continua a pensare, a suscitare desideri, ad alimentare ambizioni come un tempo. Tra queste quella di diventare ingegnere. Quando viene investito, ad un maledetto incrocio nella sua cittadina di CastelfrancoVeneto, Paolo è infatti iscritto al secondo anno di ingegneria all?università di Padova.
Ma come fare a riprendere a studiare? Dall?ateneo patavino ammettono di non poterlo aiutare. Allora Paolo scrive una lettera ad un giornale che viene letta anche da Laura Puzzolo, responsabile del Centro didattico a distanza del Politecnico di Torino. Ed ecco che a Paolo viene offerta la possibilità di continuare la facoltà di ingegneria con un corso a distanza. Per la videoconferenza è la Wind a mettere a disposizione il computer, la video camera e la linea telefonica. Un tutor speciale lo segue in questi anni: Alfeo Cerantola, suo professore di matematica del liceo.

L?argomento di tesi è stato suggerito da questa sua nuova condizione di vita. Si tratta della progettazione e realizzazione di una carrozzina che consente un più agevole trasporto in automobile. Proprio sul prototipo da lui ideato che Paolobero domani si presenterà all?esame.

E a chi si laurea la solita domanda sul futuro lavorativo. Ma in questa straordinaria vicenda anche la risposta è speciale. Paolo Berro già lavora: è uno dei web designer della Wind a capo della squadra che si occupa dell?accessibilità del sito della casa di telecomunicazioni.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.