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Putin: nessun danno da nuova legge su ong
Dichiarazione del presidente a margine dell'incontro con il cancelliere tedesco Merker
di Redazione
Non “provocherà alcun danno alle Ong internazionali” la controversa legge sulle Organizzazioni non Governative approvata da poche settimane dal parlamento russo. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, a seguito dell’incontro a Mosca con il cancelliere tedesco Angela Merkel. La norma approvata dalla Duma ha scatenato le critiche a livello internazionale dalle principali organizzazioni umanitarie.
Il presidente Vladimir Putin ha precisato che, prima di firmare la legge russa sulle Ong, ha inviato personalmente una delegazione al Consiglio d’Europa. “I nostri colleghi a Strasburgo hanno riferito in maniera molto accurata sul tema” sottoponendolo a un gruppo internazionale di esperti e ricevendone in cambio “una conclusione per iscritto”. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.
Quando la norma “entrerà in vigore – ha aggiunto – faremo il possibile perché non rechi alcun danno alle organizzazioni non govenrative internazionali, straniere”. Anzi al contrario la Russia “è interessata al loro lavoro e intendono supportarlo”. Il leader del Cremlino ha inoltre ringraziato, con un pizzico di sarcasmo, i giornalisti stranieri: “E’ un vero piacere per noi che la nostra legislazione interna attiri tanta attenzione dai partner stranieri”. La legge ha avuto una storia difficile: il documento era stato presentato alla Duma in seconda lettura con decine di emendamenti rispetto alla prima bozza. Cambiamenti fortemente raccomandati dal presidente Vladimir Putin, dopo l’ondata di proteste scatenate dalla prima lettura. E tuttavia la legge resta severa secondo le principali Ong, che stanno mettendo in agenda un incontro da tenersi alla vigilia del G8 di San Pietroburgo. Noto è il ruolo svolto dalle Ong nelle recenti “rivoluzione delle rose” in Georgia e “rivoluzione arancione” in Ucraina. In particolare la marcia verso il potere di Viktor Yushchenko a Kiev ha potuto contare sul sostegno di 300 Ong. compresi gli istituti che hanno fornito i ben noti “exit polls” da cui è sortita la protesta e l’accusa di brogli.
Per Vladimir Putin, la società civile russa non deve “soffrire” in seguito alla legge sulle Ong. Ma per il leader del Cremlino “le attività politiche in Russia devono essere trasparenti. E il finanziamento delle attività politiche in Russia che provengono dall’estero deve restare nel campo visivo dello Stato”, ha dichiarato il presidente russo
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