Leggi

Puglia chiama Europa per l’integrazione dei soggetti deboli

Il welfare entra nella programmazione dei fondi comunitari assegnati alla Puglia, di Francesco Dente

di Redazione

Il welfare entra nella programmazione dei fondi comunitari assegnati alla Puglia. Nel periodo 2007-2013 la Regione utilizzerà infatti 645 milioni di euro del Fesr – Fondo europeo di sviluppo regionale per finanziare l?integrazione dei soggetti svantaggiati e, soprattutto, per sostenere la costruzione di asili per bambini, abitazioni per gli immigrati, strutture per gli anziani.

Una svolta: questo l?elemento di discontinuità rispetto alla precedente programmazione, contrassegnata dall?introduzione di uno specifico Asse strategico, il terzo, denominato Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l?attrattività territoriale che sarà coordinato dall?assessorato alla Solidarietà. Le risorse comunitarie, dunque, non saranno destinate più soltanto alla realizzazione di depuratori, strade e insediamenti produttivi ma anche di infrastrutture sociali e sanitarie.

Grazie ai finanziamenti europei, soprattutto, la Regione nei prossimi anni potrà dirottare più risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali verso la gestione degli interventi sociali: gli stanziamenti per le infrastrutture sociali potranno essere sostituiti infatti con i fondi europei. Il nuovo programma operativo inoltre punta a favorire il raccordo con la pianificazione sociale dei Comuni. Secondo il documento di indirizzo, infatti, il precedente Por 2000-2006 «ha evidenziato scarsi collegamenti e integrazioni con strumenti innovativi quali i Piani sociali di zona».

Due i punti di forza alla base della nuova impostazione: l?assunto che le politiche di coesione sociale siano il presupposto, più che il risultato, degli interventi di sviluppo economico territoriale, e l?idea che il sostegno delle fasce più disagiate possa favorire, in termini macroeconomici, anche la ripresa della domanda e quindi la produzione industriale del territorio. La Regione, infatti, sembra orientata a finanziare la prima dote per i nati e l?assegno di cura per la non autosufficienza e la disabilità, con le risorse del Fesr. Una scelta, anche questa, che libererà altre risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali.

Quattro le linee programmatiche. Le prime due, gestite dall?assessorato alla Solidarietà, prevedono: interventi per l?inclusione sociale delle persone a rischio di marginalità sociale e per la conciliazione dei tempi vita-lavoro e interventi per il potenziamento dell?offerta, la qualità e l?accessibilità della rete dei servizi sociali e sociosanitari. La terza, attuata dalle Politiche della salute, finanzierà interventi per l?infrastrutturazione dei distretti sociosanitari.

L?ultima, infine, affidata alla supervisione dell?assessorato alla Trasparenza e cittadinanza attiva, mira a realizzare interventi per migliorare le condizioni di legalità e di sicurezza a favore del territorio, dei cittadini e delle imprese.

Info:


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA