Non profit

Pubblicità: la tv spinge a cattiva alimentazione

Sotto accusa i prodotti calorici e ricchi di grassi, sponsorizzati soprattutto durante fiction e soap opera

di Gabriella Meroni

La televisione influenza il peso delle casalinghe perché le spinge a consumare spuntini ricchi di alimenti grassi e carboidrati a rapido assorbimento, pubblicizzati soprattutto durante la programmazione di fiction e soap opera. Questo è quanto emerso da un’indagine sull’influenza della tv nelle scelte alimentari delle casalinghe condotta tra la primavera e l’estate scorsa dai dietisti dell’università di Torino e dall’unità di nutrizione della Asl 5 di Collegno (Torino). Hanno compilato un questionario 99 donne, di Torino e Asti. Per ciascuna, oltre alle ore giornaliere dedicate alla visione della tv, si è valutato, tra l’altro, il Bmi (l’indice di massa corporeo), la scolarità, il consumo di snack o pasti davanti alla Tv, gli spot alimentari ricordati, i criteri di scelta degli alimenti durante la spesa (costo, gusto, pubblicità), il consumo di prodotti dimagranti pubblicizzati dalla tv. E’ emerso che il 21% delle casalinghe guarda la televisione per 3 o più ore al giorno, e il numero di ore trascorse davanti alla tv è risultato significativamente e direttamente correlato al Bmi, alla visione di soap opera e fiction, al consumo di pranzo e cena davanti alla tv e al consumo di snack. Più alto è il numero di ore trascorse dalla casalinga di fronte allo schermo e più facilmente gli spot ricordati sono quelli relativi ad alimenti come cioccolato, snack e merendine, gelati. Gli alimenti vengono scelti tenendo conto della marca del prodotto più che del gusto o del costo. Per i prodotti dietetici a scopo dimagrante si privilegiano quelli più pubblicizzati. Si registra da parte della tv ”un condizionamento ambivalente – hanno rilevato i ricercatori – che da un lato stimola al consumo di alimenti che promuovono l’incremento ponderale e dall’altro incita al dimagrimento”. La stessa unità di ricerca ha condotto uno studio, che sarà proposto sempre ad Orvieto, che analizza l’incidenza degli spot pubblicitari nei programmi destinati alle casalinghe (soap opera, telenovelas e fiction). Sono stati registrati tutti gli spot pubblicitari delle reti Rai e Mediaset per quel tipo di programmi nelle stesse fasce orarie. Sono stati presi in considerazione 4 giorni, di cui 2 festivi, distribuiti in tre diversi periodi del 2001, lontani dalle festività. Nel totale di 2.682 spot trasmessi, la percentuale di spot alimentari (932, pari al 35%) ”appare elevata”. Gli spot alimentari sono presenti soprattutto nelle fasce orarie del pranzo e della cena. Si pubblicizzano succhi di frutta, bibite, merendine, formaggi e prodotti dietetici. Scarseggiano invece quelli che promuovono pasta, riso e cereali.


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