Tributi

Pubbliche assistenze, una Giornata in arancione

Si celebra oggi la prima Giornata nazionale delle Pubbliche assistenze Anpas. Coincide con l'inizio delle celebrazioni dei 120 anni dell'associazione che raccoglie l'impegno di 500mila soci, 100mila volontari attivi in 931 pubbliche assistenze e oltre mille presidi in tutto il Paese per la protezione civile e il socio-sanitario. E con loro 5mila dipendenti. Il presidente Mancini: «Costruire una società più equa, giusta e solidale, dove la solidarietà resta il fondamento del nostro agire quotidiano». Con VITA in quel novembre 1994

di Giampaolo Cerri

Si celebra per la prima volta, oggi, la Giornata nazionale delle pubbliche assistenze Anpas ma la concomitanza è importante: le celebrazioni del 120mo anniversario di fondazione del movimento «che oggi», spiegano dalla sede nazionale di Firenze, «conta oltre 500mila soci e socie, 931 pubbliche assistenze e oltre mille presidi in tutto il Paese». Sono invece 5mila i dipendenti.

«Una giornata dedicata agli oltre 100mila volontari e volontarie che, con dedizione, competenza e passione, ogni giorno offrono un servizio inestimabile alle nostre comunità», dichiara Niccolò Mancini, presidente Anpas. Mancini è, come tutti i presidenti dell’associazione che l’hanno preceduto del resto, perfetto per ricordare quest’impegno: è stato un giovanissimo volontario, nella Fratellanza militare, storica pubblica assistenza nata, proprio a Firenze, a fine ‘800. Associazione di cui divenne presidente, come ci raccontò in questa intervista.

Essere dentro la comunità

«Essere vicini alla comunità», sottolinea, «significa essere dentro la comunità, condividere le sue sfide e contribuire al suo benessere. Per questo la presenza capillare sul territorio rende le pubbliche assistenze Anpas un punto di riferimento, ma anche un faro di solidarietà e assistenza, un presidio in grado di intercettare bisogni emergenti e voglia di partecipare».

Niccolà Mancini, presidente Anpasa

Monumenti illuminati.

Per l’occasione i capoluoghi di provincia, città e paesi illumineranno di arancione un monumento simbolico, richiamando il colore che rappresenta l’identità delle pubbliche assistenze. «Ogni monumento arancione sarà un simbolo di gratitudine e riconoscimento verso il lavoro di quei cittadini e cittadine che, da oltre 120 anni, sono impegnati e impegnate nel cercare di costruire una società più giusta», continua Mancini. «È un giorno per ricordare che Anpas e le pubbliche assistenze», prosegue, «sono sempre presenti, oggi come ieri, al servizio di chiunque abbia bisogno di aiuto, e continueranno ad esserci anche domani. Questo impegno quotidiano non è solo riconosciuto dalle persone che assistiamo, ma anche dalle istituzioni che riconoscono nel sistema del volontariato sanitario, sociale e di protezione civile una risorsa al loro fianco».

La storia

Anpas nasce nel 1904, ma affonda le sue radici nelle società di mutuo soccorso e nei movimenti risorgimentali di matrice laica.

Eretta ente morale nel 1911 è un movimento «autonomo, libero e democratico che fonda la sua attività sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sulla attività di volontariato». Ad oggi aggrega 931 Pubbliche Assistenze presenti in tutte le Regioni d’Italia, attive nel soccorso e nell’assistenza pubblica, nella protezione civile, nella tutela dei beni comuni e del territorio.

Nel 2009 l’Archivio storico di Anpas nazionale ed Anpas Toscana (con sede a Firenze) ha ricevuto dal ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sovrintendenza Archivistica per la Toscana la dichiarazione di interesse culturale in quanto costituisce «una fonte di primaria importanza per lo studio dell’associazionismo di Pubblica Assistenza in Italia per documentare la storia sociale, la tradizione e l’innovazione dell’assistenza pubblica in Italia».

Liris, il senatore che ha voluto la Giornata

La Giornata è stata presentata anche in Senato, ieri, con una conferenza stampa organizzata dal senatore Guido Quintino Liris, promotore dell’istituzione della Giornata. Presente lo stesso Niccolò Mancini.  «Le attività di primo soccorso non solo svolgono una funzione importantissima per la sicurezza dei cittadini ma garantiscono un presidio costante sul nostro territorio», ha detto Liris, ricordando anche che «ogni giorno i volontari Anpas offrono servizi di natura sociale e sociosanitaria», spiegando che «era quindi doveroso istituire una giornata dedicata a questa grandiosa organizzazione, ma soprattutto rendere omaggio alle donne e agli uomini che quotidianamente, per puro spirito di solidarietà e appartenenza, si impegnano per la salvaguardia dei nostri cittadini».

Mancini gli ha fatto eco, spiegando che le pubbliche assistenze «guardano al futuro con fiducia e determinazione. Sono convinto che grazie al dialogo con le istituzioni, di cui oggi abbiamo avuto una prova fondamentale, e all’insostituibile contributo dei volontari, riusciremo a fare ancora di più per costruire una società più equa, giusta e solidale, dove la solidarietà resta il fondamento del nostro agire quotidiano».

30 anni assieme a VITA

E anche VITA si unisce nell’augurare a ogni giacca arancione di Anpas una buona Giornata nazionale: lavorando al nostro trentennale (domani e dopo alla Fabbrica del Vapore di Milano, programma qui) e necessariamente svogliando le prime edizioni dell’allora settimanale, è evidente come il cammino del giornale fosse intrecciato a quello delle Pubbliche assistenze, sin dai primissimi numeri nel Comitato editoriale. E quando dopo un mese di esistenza, arrivò la disastrosa alluvione del Piemonte, nel novembre 1994, VITA noleggiò un camper e si installò ad Asti, a dare una mano – coordinò con Anpas, Misericordie e Compagnia delle Opere, l’arrivo di volontari da fuori, E ovviamente raccontare.

I volontari col giaccone arancione, come quelli della Croce Verde astigiana, c’erano, eccome. Auguri!

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