Welfare

Pubblicate le linee d’indirizzo del Dipartimento antidroga

Dovranno essere coerenti con le determinazioni del Comitato nazionale di coordinamento, con le indicazioni del vicepremier Fini e con il Programma trienale antidroga

di Benedetta Verrini

Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale di oggi le “Linee di indirizzo politico ed amministrativo del Dipartimento nazionale per le politiche antidroga”. Il provvedimento, firmato dal vicepremier Gianfranco Fini, stabilisce come “priorità politica” il fatto che la gestione del Dipartimento dovrà svolgersi in coerenza: – con le determinazioni del Comitato nazionale di coordinamento per l’azione antidroga; – con le indicazioni dello stesso Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, delegato alla materia; – con le priorita’ politiche contenute nel Programma triennale del Governo per la lotta alla produzione, al traffico, allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope. Dopo aver fissato la direzione politica, il provvedimento stabilisce i compiti del Dipartimento e gli obiettivi del 2004. Questi ultimi saranno: a) promuovere campagne informative finalizzate a far conoscere, sulla base di evidenze scientifiche accertate e condivise, i pericoli per la salute derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, i fattori di rischio individuali e ambientali e le opportunita’ di cura; b) promuovere attivita’ di formazione atte a qualificare le metodologie di prevenzione e cura nei servizi pubblici e del privato sociale; c) ampliare la collaborazione con le strutture del privato sociale per realizzare un sistema di interventi integrato con il settore pubblico; d) sviluppare progetti di prevenzione delle dipendenze, soprattutto tra le giovani generazioni, a partire dalle scuole elementari alle superiori, con il particolare coinvolgimento delle famiglie; e) rafforzare la cooperazione con i partner europei; f) ottimizzare l’impiego delle risorse finanziarie disponibili, con particolare riferimento all’analisi ed alla valutazione dei risultati ottenuti; g) aggiornare il Piano nazionale degli interventi, anche sulla base dei contributi delle regioni e del privato sociale; h) predisporre la Relazione annuale al Parlamento sullo stato del fenomeno della tossicodipendenza in Italia; i) predisporre la redazione della Relazione annuale all’Osservatorio europeo sulle droghe e sulle dipendenze (EMCDDA).


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