Sostenibilità

Provincia di Milano, l’acqua rimarrà pubblica

Sospesa la clausola del Piano d'ambito che prevedeva l'ingresso di un parnter privato

di Redazione

L’Ato, il Parlamento dell’acqua della Provincia di Milano approva all’unanimita’ la sospensione della clausola del Piano d’Ambito che prevede la presenza di un partner privato nell’affidamento dell’erogazione del servizio idrico.Anticipando una scelta del Governo, l’assemblea dei sindaci della Provincia di Milano che si e’ riunita ieri, ha deciso di mantenere completamente pubblica la gestione della risorsa idrica sul territorio. ”La decisione di eliminare la clausola relativa al partner privato – spiega Bruna Brembilla, assessore all’Ambiente della Provincia di Milano e presidente dell’Ato – rappresenta una precisa scelta di carattere politico. In sede di campagna elettorale, il presidente Filippo Penati ha inserito fra i propri impegni, la preservazione in mani pubbliche della gestione del servizio idrico. Una scelta dettata anche dal buon livello del servizio assicurato dalle societa’ pubbliche del territorio oltre che dall’idea che l’acqua debba essere un bene-diritto da garantire a tutti”.

Una riconferma dunque della scelta di ”una gestione pubblica orientata -si sottolinea in una nota- oltre che alla qualita’ e sicurezza delle prestazioni, anche alla razionalizzazione degli sprechi e al contenimento dei costi, indispensabili per una programmazione di politiche basate sul risparmio idrico e in grado di contribuire alla prevenzione dei dannosi effetti provocati della siccita’. Gestione pubblica, ma con regole del mercato. ”Guai a pensare – conclude, infatti, Brembilla – che la gestione pubblica di un servizio essenziale come quello dell’acqua non deve pero’ rispondere alle regole imprenditoriali e di produttivita’ basate su tariffe equilibrate fra entrate e costi e su consumi costanti o, meglio, in diminuzione. Oltre ad essere ambientalmente virtuoso, questo consentira’ ai gestori di compensare con una maggior produttivita’ le minori entrate dovute alla diminuzione dei consumi. Dimostrando, cosi’, come il rispetto dell’ambiente possa anche creare valore economico”.

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