Sostenibilità

Province italiane: più son ricche meno sono “ecologiche”

Lo rivela l'Enea: le aree economicamente più sviluppate del Paese sono quelle che spendono meno per la qualità ambientale

di Gabriella Meroni

Alcune città italiane hanno un reddito alto ma spendono poco per l’ambiente. E’ Milano la provincia italiana che subisce la maggiore pressione ambientale, seguita da Trieste, mentre Cosenza e Benevento sono quelle col minore impatto. E’ quanto emerge da un’ analisi dello stato di salute ambientale delle 103 province italiane fatto dall’ Enea e dall’ Istituto Tagliacarne. Le aree economiche più sviluppate del Paese, secondo l’indagine, presentano condizioni ambientali quasi sempre peggiori rispetto a quelle che non sono state ancora investite da processi di espansione rilevanti. Da qui il divario tra le aree del Centro-Nord a forte concentrazione industriale e quelle del Sud-Isole. Per determinare l’ impatto ambientale sono stati considerati 17 indicatori: dalle abitazioni abusive all’acqua, dai rifiuti agli incendi, dall’energia ai veicoli circolanti. Tra le 10 città a più alto impatto, Napoli (terza) e Roma (quarta) sono le uniche del Centro-Sud. Ciò, secondo il rapporto, è da mettersi in relazione con il livello di degrado derivante dall’eccezionale estensione del parco veicoli circolanti, dagli incendi boschivi, dall’abusivismo edilizio e da altri fenomeni di congestione che sono tipici delle grandi aree metropolitane. Agli ultimi 15 posti della graduatoria si trovano invece solo città del Sud, caratterizzate da bassi livelli di pressione sull’ambiente e, parallelamente, da livelli di sviluppo del reddito e dell’occupazione molto al di sotto della media nazionale.


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