Welfare

Protezione umanitaria per Kate

S' dell'Italia al permesso di soggiorno per la nigeriana che in patria rischiava la lapidazione

di Redazione

La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma ha concesso la protezione umanitaria alla giovane nigeriana Kate Omoregbe. Lo annuncia oggi una nota del Ministero dell’Interno.

La donna, dopo aver scontato una condanna per spaccio di droga, aveva chiesto asilo politico in Italia per timore di essere rimpatriata nel proprio Paese, dove avrebbe rischiato di essere lapidata per essersi convertita alla religione cattolica ed aver rifiutato di sposare un uomo più anziano di lei impostole dai suoi genitori. Il caso è stato al centro di una vasta mobilitazione internazionale per salvarle la vita. 

Nella nota diffusa dal Viminale si precisa che «alla signora Omoregbe non è stato concesso né lo status di rifugiato ai sensi della Convenzione di Ginevra del 1951, né la protezione sussidiaria ai sensi del decreto legislativo n. 251 del 2007, ma la protezione umanitaria ai sensi dell’art. 32, comma 3, del decreto legislativo n. 25 del 2008». Il permesso di soggiorno cioè è rilasciato perché «non è stata accolta la domanda di protezione internazionale ma si ritenga che possano sussistere gravi motivi di carattere umanitario». Kate quindi avrà un permesso di soggiorno rilasciato con durata annuale e rinnovabile.

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