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Protezione civile, leggi ok
Al via il regolamento per le associazioni di volontariato e lo statuto dell'Agenzia. Riguardano milioni di volontari
Il regolamento per le associazioni di volontariato di protezione civile e lo statuto relativo alla nascente Agenzia nazionale sono ormai vicini alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il primo, che riguarda oltre un milione e 200mila operatori del volontariato, si propone di razionalizzare gli interventi nelle emergenze e di promuovere l’associazionismo. Lo Statuto dell’Agenzia rappresenta invece il primo passo per creare un organismo di riferimento nel settore.
Luciano Dematteis, responsabile della direzione Anpas, illustra a Vita le principali novità dei due provvedimenti.
Il ministro dell’Interno, Enzo Bianco, la scorsa settimana ha firmato lo statuto dell’Agenzia nazionale di Protezione civile, con cui dovrebbero finire le incertezze e le ambiguità su chi dovrà avere la responsabilità di dirigere questa funzione. «Era un passaggio legislativo necessario, anche se questa Agenzia, per adesso, è del tutto priva di struttura», avverte Dematteis. «Se dovesse scoppiare un’emergenza nazionale, dovremmo continuare a far riferimento alle strutture operative del vecchio Dipartimento di protezione civile. Lo statuto che stabilisce l’ossatura del nuovo organismo, comunque, è stato coordinato con le disposizioni del regolamento delle organizzazioni di volontariato, in modo da potenziare il ruolo di consulenza delle associazioni nella pianificazione degli interventi».
Il regolamento, che è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 dicembre, ha ricevuto il definitivo via libera dalla Corte dei Conti. Disciplina le caratteristiche delle organizzazioni di volontariato di protezione civile, la loro iscrizione in un apposito elenco dell’Agenzia, la loro ammissione ai finanziamenti dello Stato e la loro partecipazione all’attuazione dei piani di protezione civile. Il regolamento stabilisce anche la creazione di un Comitato nazionale di volontariato di protezione civile, con funzioni consultive e di coordinamento nelle emergenze. «Riguardo a questo organismo, ci auguriamo che i 22 rappresentanti delle associazioni locali siano davvero espressione dell’autonomia del volontariato e non di qualche assessore», spiega Dematteis, «Ad ogni modo, qualunque sarà l’approccio del nuovo governo alla gestione del settore, l’entrata in vigore del regolamento non ci coglierà impreparati».
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