Cultura
Prostituzione in Italia. Una scheda
Sono tra 50mila e 70mila le prostitute in Italia, secondo quanto rivela una delle ultime indagini conoscitive. Di queste, circa 25 mila sarebbero immigrate e 2mila minorenni;
di Redazione
Sono tra 50mila e 70mila le prostitute in Italia, secondo quanto rivela una delle ultime indagini conoscitive. Di queste, circa 25 mila sarebbero immigrate e 2mila minorenni; oltre 2mila il numero delle donne ridotte in schiavitu’ e poi costrette a prostituirsi. Il 65% delle prostitute, pari a circa 30mila donne, lavora in strada, il 29,1% in albergo. Le altre ricevono i clienti in ‘case’ d’appuntamenti. Il 94,2% delle prostitute sono donne, il 5% sono transessuali, lo 0,8% sono travestiti. Il 59% delle prostitute straniere arriva dalla Nigeria, il 14,1% dall’Albania, il 10% dalla ex Jugoslavia, l’8,1% dal Sud America il 3,6% dal Nord Africa. Allarmanti i dati che riguardano l’uso del profilattico: a fronte di un 12% di prostitute sieropositive, sono l’80% i clienti che chiedono espressamente di avere rapporti senza preservativo. Venmgono accontentati, pero’, solo il 43% delle volte. I clienti sono circa 9 milioni, di cui il 4% ha meno di 18 anni, mentre il 21,4 % ha tra i 19 e i 25 anni. Il 16% della clientela e’ composta da militari, mentre gli altri sono prevalentemente impiegati, professionisti e commercianti. In una settimana sono 30, in media, i clienti per ogni prostituta. Circa 15 euro e’ la tariffa chiesta dalle nigeriane per dieci minuti in macchina; per le stesse prestazioni le albanesi chiedono 25 euro e i viados 100. Senza il profilattico la tariffa raddoppia. Il fatturato annuo della prostituzione si aggira dai 16 ai 26 miliardi di euro. Secondo quanto rivela una ricerca sulla prostituzione minorile, condotta nelle zone costiere di Marche ed Emilia Romagna e nelle province di Milano, Venezia, Roma, Napoli, Bari e Palermo, e presentata a Firenze nel mese di giugno, si abbassa l’eta’ dell’avviamento alla prostituzione minorile che inizia intorno ai 7 anni. Lo sfruttamento sessuale per i minori italiani avviene prevalentemente in casa, mentre i ragazzini stranieri, sia maschi che femmine, sono costretti a prostituirsi in strada o in appositi locali; si affaccia, inoltre, il fenomeno dei minori che si prostituiscono occasionalmente per concedersi piccoli lussi, dal telefonino di grido all’abito firmato. Per quanto riguarda la prostituzione minorile di extracomunitari, al primo posto per numero ci sarebbero gli albanesi, seguiti da nigeriani, sudamericani e ragazzi dei paesi dell’Europa dell’Est. Ma inizia anche ad emergere il giro di babyprostitute cinesi, costrette a ”lavorare” in case chiuse gestite da connazionali e con clientela prevalentemente cinese.
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