Cultura

Prostituzione: don Benzi, «Bossi non mi vuole ricevere»

Chiesta più volte un'udienza per discutere del progetto "eros center" cui il sacerdote si oppone

di Gabriella Meroni

Dopo gli appelli e gli strali lanciati nei mesi scorsi contro la proposta di riaprire le case chiuse, Don Oreste Benzi, fondatore e animatore della comunita’ ”Papa Giovanni XXIII”, ci riprova. Questa volta contro il ministro delle Riforme Umberto Bossi e la sua idea di realizzare degli eros center. ”Mi riceva Signor Ministro per presentarle le proposte che realmente risolvono il problema, mettendosi dalla parte degli oppressi”. Secondo il prete, che da anni porta avanti la sua crociata contro lo sfruttamento della prostituzione, ”la proposta del Ministro Umberto Bossi sarebbe infatti ingiusta, contraddittoria e riporterebbe l’Italia al tempo del MedioEvo”. A dimostrarlo ci sarebbero i casi di Rimini e Savona, dove, con le leggi ordinarie e tramite la collaborazione delle forze dell’ordine con l’associazione, si e’ riusciti a risolvere il problema e ora non ci sono piu’ ragazze sulla strada. ”Ho chiesto piu’ e piu’ volte, ma senza risultato, di essere ricevuto dal Ministro a nome di tutti quegli italiani, che sono contrari all’istituzionalizzazione di un sistema che costringe le donne a prostituirsi -conclude Don Benzi nel suo comunicato- Perche’ gli italiani non si lasciano comandare da ‘camicie’, neanche se sono verdi”.


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