Famiglia

Prostitute: per loro malattie psicosomatiche e perfino tumori

Lo sottolinea Oria Gargano, responsabile del centro di accoglienza di Roma per le donne vittime di violenza

di Gabriella Meroni

”Segnali psicosomatici molto forti, perfino tumori” colpiscono le migliaia di ragazze straniere coinvolte nel giro della prostituzione. ”Per non parlare di ulcere, coliti, gastriti, malattie da stress” e della ”alterazione del ritmo veglia-sonno. Quando vanno a dormire sono assalite dagli incubi e non riescono a prendere sonno”.

Lo sottolinea Oria Gargano, responsabile del centro di accoglienza di Roma per le donne vittime di violenza, in un’inchiesta sulle nuove schiavitu’ pubblicata da ‘Polizia moderna’, il mensile ufficiale della Polizia di Stato. Ma c’e’ anche chi riesce a fuggire dall’inferno della prostituzione coatta: sono 780, finora, le donne che hanno avuto protezione ed assistenza dopo aver denunciato i propri aguzzini. Tra queste, 148 moldave, 142 nigeriane, 129 albanesi e 116 ucraine. Si tratta di ragazze che hanno ottenuto un permesso di soggiorno per gli stranieri vittime di sfruttamento, previsto dalla legge Turco-Napolitano. In questi anni si e’ intensificata l’attivita’ di contrasto al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione. Negli ultimi tre anni, il numero delle persone denunciate e’ ulteriormente cresciuto passando dalle 3.883 del 1998 alle 5.173 dello scorso anno. Quanto alle etnie extracomunitarie coinvolte nel fenomeno, al primo posto i cittadini albanesi, con il 54,6% di denunce. Seguono i nigeriani (8%), gli jugoslavi e i rumeni (rispettivamente 5,3% e 4,9%).

Nel corso del 2000 vi sono stati 17 omicidi di prostitute contro i 22 del 1999. La nuova prostituzione si caratterizza per la progressiva scomparsa della tradizionale figura del ‘protettore’, sostituita nel tempo da veri e propri gruppi criminali che agiscono gia’ nel Paese d’origine delle vittime, reclutando donne da trasferire in Italia per avviarle allo sfruttamento. L’inchiesta di ‘Polizia moderna’ ospita anche un’intervista ad una ragazza strappata dai poliziotti ad un destino di violenze e di umiliazioni.

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