Politica

Proposte per la modifica del trattato di Schengen

Più poteri all'Europa per rafforzare la libera circolazione

di Redazione

Insieme alla moneta unica, la libera circolazione delle persone, sancita dal trattato di Schengen, è forse una delle conseguenze più dirette dell’Unione Europea nelle vite dei cittadini. Per rafforzare il meccanismo dell’accordo firmato da 30 paesi la Commissione Europea ha presentato due proposte che dovrebbero cambiare le modalità di deroga del Trattato, quelle di controllo della sua applicazione oltre a evitare situazioni come la crisi tra Francia-Italia del 2011.

Se esisteranno le gravi condizioni di pericolo e per l’ordine pubblico interno un paese potrà, come ha fatto fino ad ora, reintrodurre i controlli alle frontiere, ma solo per un periodo non superiore ai 5 gionri, dopo i quali il loro mantenimento dovrà essere deciso a livello Ue.

Diverso dovrebbe essere il meccanismo di controllo dell’applicazione del Trattato di Schengen. In base al nuovo regime, la decisione sulla reintroduzione dei controlli per eventi previsti (un grande avvenimento sportivo o un importante incontro politico) sara’ preso a livello europeo, sulla base di una proposta della Commissione, sostenuta da una ”maggioranza qualificata” di esperti dei Paesi membri.

Cambierebbe anche il meccanismo di controllo del rispetto del Trattato. L’Europa vuole monitorare l’operato degli Stati inviando anche a sorpresa nei Paesi team di esperti guidati dalla Commissione mentre due volte all’anno, con un dibattito al Consiglio ed al Parlamento europeo, si terranno i cosiddetti ”controlli sulla salute di Schengen”, relativi al funzionamento dell’area di libera circolazione delle persone.

‘«Con queste proposte stiamo salvaguardando il futuro di Schengen -ha commentato il commissario agli Affari interni Cecilia Malmstroem- abbiamo bisogno di assicurare una governance solida di Schengen, basata su regole chiare e trasparenti per rendere il sistema piu’ efficiente. Le nostre proposte introdurranno un sistema decisionale europeo che rafforzera’ la fiducia tra i Paesi membri e rendera’ l’area Schengen meglio equipaggiata per rispondere alle sfide future e agli eventi imprevisti» ha concluso il commissario svedese.

 


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