Non profit

Propongo un comma salva onesti

5Xmille.Non ci sono solo i tribunali e il parlamento potrebbe fare la sua parte.

di Carlo Mazzini

Cinque per mille: siamo arrivati al redde rationem, all?Armageddon o al comma salva onesti? Ci verrà data ragione o dobbiamo affilare le lame preparandoci ai ricorsi davanti al giudice dei quali parla il professor Perfetti nell?intervista in questa pagina?

Dare ragione: espressione dal doppio significato. In fondo, più che vedere l?amministrazione finanziaria appiattita sulle nostre posizioni, ci darebbe maggiore soddisfazione riuscire a parlare, a dialogare con essa. Potersi confrontare (non tra pari, è evidente) su argomenti, sulle leggi, sulla gerarchia delle fonti.Ecco, a oggi questo ci è mancato: non ci sono state date le ragioni dell?amministrazione pubblica e non è stato possibile confrontarsi con alcuno.

Riaccende invece la speranza constatare il reintegro di alcune organizzazioni – con la cancellazione degli errori formali – per opera di alcune Direzioni delle Entrate (su tutte, quella di Milano, che ha riconosciuto le proprie mancanze e vi sta ponendo rimedio).

A oggi, quindi, le strade che ci vengono offerte dal momento contingente sono: ricorso – come qui ben descritto -, reintegro uno a uno da parte dei funzionari dell?Agenzia delle Entrate (ma non potrà avvenire in tutta Italia), oppure comma salva onesti.

Il comma salva onesti, dopo tante leggi salva ladri, consisterebbe nel prevedere nella legge di conferma definitiva del 5 per mille – che ci auguriamo il nuovo Parlamento possa approvare al più presto – un ?abbuono? automatico delle organizzazioni che sono state tagliate fuori dal 5 per mille 2006 e 2007 per meri errori formali. Non dovrebbe essere difficile scriverlo, e tutto sarebbe tranne un condono.

Altrimenti siamo pronti a tutto. Perfino a riaprire la questione di come sono state reintegrate le sportive dilettantistiche fuori tempo massimo?Carlo Mazzini

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