Non profit
Pronto il ricorso al Tar
Lo ha annunciato Lelio Grassucci di Mediacoop. Olivero (Forum): «Lanceremo anche una campagna stampa»
di Redazione

“Siamo di fronte ad un’aggressione alla liberta di espressione dei cittadini”. Cosi Andrea Olivero portavoce del Forum del Terzo Settore oggi in conferenza stampa riferendosi all’abolizione delle tariffe postali agevolate. “Non sappiamo se il decreto del 30 marzo sia stato frutto di una colpevole disattenzione o di un disegno politico perverso, ma questo è un attacco che rischia di minare alle fondamenta la nostra possibilità di fare aggregazione sociale e quindi terzo settore: quello diffuso, partecipativo e basato sulla libera dei iniziativa cittadini”.
“Questo provvedimento non taglia gli sprechi ma riduce gli spazi di democrazia e quindi di sussidiarietà, incidendo in maniera profondissima sull’essenza stessa delle nostre organizzazioni; dal momento che vivono solo del proprio autofinanziamento di fatto impedisce loro di parlare ai milioni di cittadini aderenti”.
“Intendiamo sottolineare quanto questo sia un tema trasversale. In questi giorni abbiamo ricevuto richieste di aiuto da parte di tantissime organizzazioni, comprese molte storicamente non collegate al Forum del Terzo Settore, come l’Azione Cattolica, i Francescani, il Banco Alimentare”.
“E ancora: siamo in “campagna” per il 5 per mille. Come potremo comunicare ai cittadini ciò che facciamo? Questo decreto in concreto annulla gli effetti positivi del 5 per mille stesso”.
“Al Governo, che non ci ha ancora ricevuto nonostante le ripetute richieste, chiediamo un ripensamento. Noi per parte nostra non lasceremo nulla d’intentato: la mobilitazione parte oggi, coinvolgerà tutte le organizzazioni e si muoverà attraverso tutti i canali di comunicazione e di azione”. Ha concluso Olivero annunciando una campagna di comunicazione in grande stile.
Anche Lelio Grassucci, presidente onorario di Mediacoop e presente all’incontro ha sottolineato sia la gravità della situazione sia l’illegittimità di un provvedimento. che lede il diritto all’espressione ed all’informazione. “I decreti interministeriali – ha sottolineato Grassucci – non possono variare una norma.”
Grassucci si è espresso in maniera molto critica anche nei confronti di Poste Italiane che ha adottato dal 1 aprile le tariffe piene senza prevedere i canonici 30 giorni di adeguamento a nuove norme. “Oggi pomeriggio – ha annunciato – firmeremo il ricorso al Tar contro questo provvedimento”.
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it