Mondo
Pronto il Piano di emergenza di Sos Villaggi dei Bambini in Niger
In Niger è emergenza, la crisi umanitaria colpisce 4,3 milioni di persone e 2,5 milioni di bambini. Il Piano di emergenza di Sos Villaggi dei Bambini avrà come beneficiari 8mila bambini e 170mila persone
Sono ormai oltre 9mila i bambini rifugiati e sfollati che vivono nei campi di Maine-Soroa, una piccola città nella regione di Diffa in Niger. Bambini come Salifou, 13 anni. È suo il terribile racconto che Sos Villaggi dei Bambini ha fatto conoscere tramite un comunicato stampa. «Hanno ucciso i miei fratelli. Sono stati due uomini armati. Si sono avvicinati e hanno sparato. Io sono solo, ora. I miei genitori invece li ho trovati per terra, in una pozza di sangue. Ci avevano mandato a cercare cibo per gli animali. Poi abbiamo sentito urla e spari ed è successo quello che vi ho raccontato». Salifou è pelle e ossa ed uno delle migliaia di bambini rifugiati.
L’intensificazione delle violenze perpetrate da Boko Haram ha costretto circa 100mila persone, di cui il 48% sono bambini, a cercare rifugio a Maine-Soroa. Il numero di bambini non accompagnati e traumatizzati dal conflitto che si trovano ora a Diffa è particolarmente preoccupante. Il Governo del Niger ha dichiarato lo stato di emergenza il 10 febbraio. Sta affrontando una crisi umanitaria drammatica che colpisce 4,3 milioni di persone e 2,5 milioni di bambini: insicurezza alimentare, malnutrizione, flussi migratori, epidemie. 367.000 sono i bambini sotto i cinque anni, che soffrono di grave malnutrizione.
Sos Villaggi dei Bambini Niger ha lanciato un Appello Umanitario per Diffa: «Il nostro intervento sarà focalizzato principalmente sulla protezione dei minori», ha spiegato Benedetta Niederhaeusern, responsabile Emergenze per l'Africa occidentale e centrale. «Abbiamo valutato, nel mese di gennaio, i bisogni umanitari della regione. Urge la protezione dei bambini contro la violenza di genere, la discriminazione e lo sfruttamento sessuale. Sono tantissimi quelli non accompagnati. Dobbiamo identificarli e ricongiungerli alle famiglie. Stiamo predisponendo il sostegno nutrizionale e sanitario».
«I gravi attentati di Gaidam, Damassak, Baga e Malan Fatori, in cui gli insorti hanno ucciso migliaia di persone davanti alle loro famiglie, ai loro figli sono stati devastanti per le comunità», ha detto Ousmane Nayaya Aboubakar, collaboratore di Sos Villaggi dei Bambini del Niger. «Sono centinaia le persone traumatizzate a cui si aggiungono le donne che sono state sottoposte ad abusi sessuali. Qui il 23,5% dei bambini soffre di malnutrizione».
Il Piano di Emergenza predisposto da Sos Villaggi dei Bambini in Niger avrà come beneficiari 8.000 bambini e 170mila persone e consisterà di una serie di interventi che vanno dall’identificazione dei bambini non accompagnati per poterli riunire alle loro famiglie d’origine, al rafforzamento familiare. Saranno creati spazi di apprendimento temporaneo e distribuito materiale didattico. Il piano prevede, inoltre: assistenza sanitaria, sostegno alimentare, creazione di spazi a misura di bambino per fornire supporto psico-sociale, saranno distribuiti scarpe, vestiti, coperte e kit igienici a favore delle giovani ragazze; presenza di unità “mobili” per bambini che vivono in zone difficilmente raggiungibili, distribuzione di zanzariere per proteggere dalla malaria. Un’altra attività prevista è la sensibilizzazione per promuovere la consapevolezza della comunità sulla protezione dei minori e la formazione di Comitati per i diritti dei bambini.
Gli interventi – fa saper Sos Villaggi dei bambini – saranno rimodellati sulla base dei flussi migratori e realizzati con le Ong e le Agenzie internazionali di soccorso ( come Unhcr, e Unicef).
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.