Cultura

Pronto al via “Trame Festival”, bagnato da un Mediterraneo che nutre sogni

Motori accessi pronti a ingranare la marcia della dodicesima edizione di "Trame. Festival dei libri sulle mafie”, occasione per riflettere su temi connessi alla cronaca e alla storia del nostro Paese. Il "Mediterraneo quale crocevia di mafie, migrazioni e sogni" è il tema scelto quest'anno da Fondazione Trame e associazione "Antiracket Lamezia Onlus" per animare il dibattito che prende spunto anche dalla recente cattura di Matteo Messina Denaro e che VITA seguirà in quanto media partner

di Gilda Sciortino

Dodici edizioni, per un festival dedicato ai libri, possono essere dodici semplici occasioni per incontrarsi attorno alla produzione letteraria di autori più o meno quotati, ma possono anche essere il risultato di un percorso che, proprio grazie e attorno ai libri, nutre la riflessione su temi di grande attualità che fanno parte della vita di un Paese e di una comunità come quella italiana che proprio in questi ultimi dodici anni ha subito e vissuto esperienze come nessun altro.

Non è, infatti, casuale la scelta di un tema come “Mediterraneo. Crocevia di mafie, migrazioni, sogni” per “Trame. Festival dei libri sulle mafie”, in programma a Lamezia Terme dal 21 al 25 giugno, con un'anteprima il 20 giugno. Sei giorni da vivere intensamente che VITA seguirà in qualità di media partner.

Un’edizione che alternerà interviste, tavole rotonde, mostre, spettacoli e iniziative culturali, peraltro tutte trasmesse anche in diretta su più canali digitali. A promuovere il festival volendolo caratterizzare sin dal primo momento per la qualità dell'offerta, ma an che per l'impegno civile che sta dietro a una macchina anno dopo anno sempre più imponente sono la Fondazione Trame e l’Associazione Antiracket Lamezia Onlus (Ala), vantando anche il patrocinio del Ministero dell'Interno, della Camera dei deputati e di Rai per la Sostenibilità -ESG.


Giornate, quelle in programma, che saranno costantemente arricchite dal contributo di personalità del mondo istituzionale, culturale, politico e della società civile, pronte a dare voce alle storie del Mediterraneo, esplorando le insidie, i traffici e le cronache più attuali delle rotte che lo attraversano e raccontando in prima persona il loro impegno contro tutte le mafie. Un dibattito che sarà forgiato anche dalla cronaca dal momento che sono passati pochi mesi dalla cattura di uno dei principali protagonisti e responsabili delle stragi, Matteo Messina Denaro. Inevitabile, quindi, proprio per la sua matrice, che Trame dedicherà alcuni incontri all’approfondimento della strategia stragista mafiosa, esportata trent’anni fa dalla Sicilia al resto dell’Italia (Milano, Firenze e Roma) con l'obiettivo di colpire il patrimonio artistico italiano, e alle storie locali di chi contrasta la ‘ndrangheta, anche grazie al ruolo attivo della Fondazione Trame.

«Anche quest'anno il Festival si conferma uno spazio di confronto sulle grandi questioni spesso ignorate o raccontate in maniera superficiale», – afferma Giovanni Tizian, direttore artistico di Trame – «partendo dai misteri delle stragi mafiose per arrivare ai migranti vittime dei naufragi nel Mediterraneo e alle storie di chi resiste e si oppone alla prepotenza delle organizzazioni criminali. Avremo la stessa consapevolezza di sempre, la stessa fin dalla fondazione: la cultura, la conoscenza e il dialogo sono le armi più efficaci per contrastare i poteri criminali e le logiche clientelari che fondano la loro natura sul favore, barattandoli con i diritti. Racconteremo i destini incrociati dell'Italia e dei paesi lontani, da cui partono donne, uomini e bambini in cerca di una vita migliore, libera da dittature intrecciate agli affari delle organizzazioni mafiose, ormai globalizzate, con la speranza che il Mediterraneo diventi il luogo dove costruire un mondo più giusto».

Attesa, tra le mostre fotografiche che impreziosiranno ulteriormente il festival, quella dedicata a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre e Carlo Alberto dalla Chiesa, ai loro congiunti e agli agenti di scorta che hanno testimoniato, a costo delle loro stesse vite, il valore della legalità democratica. “A testa alta”, esposta fino allo scorso 2 giugno a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei deputati, si inaugurerà il 20 giugno, nella giornata di anteprima del festival, quando saranno presentati anche i documentari “Ora Tocca a noi. Storia di Pio La Torre”, scritto da Walter Veltroni e Monica Zapelli e diretto dallo stesso Veltroni, e “Matteo Messina Denaro, Il Superlatitante”, tratto da un’inchiesta di Domani, curata da Giovanni Tizian e Nello Trocchia.

«La dodicesima edizione di Trame Festival sarà ricca da tanto punti di vista» – aggiunge Nuccio Iovene, presidente della Fondazione Trame – « Avrà, infatti, un numero maggiore di sostenitori e partner: ai patrocini degli anni precedenti si è aggiunto quest'anno quello importante del Ministero dell'Interno; a Confcommercio che da anni ci accompagna si sono aggiunti la Camera di Commercio della Calabria Centrale e per la prima volta la Fondazione Carical; alle realtà culturali ed associative degli anni passati si sono aggiunti il CSV (il centro servizi per il volontariato) della Calabria Centrale e l'Arci Nazionale. Il Festival ha, inoltre, contribuito a far nascere due nuove e significative reti nazionali che avranno il loro esordio proprio nei giorni di Trame: Piazze Connection, la rete dei festival dell'Antimafia, e la rete dei Festival del Sud che avrà il suo esordio il 22 giugno, mettendo insieme le piazze di Salerno Letterature e Trame Festival. Infine, il festival arriva alla sua dodicesima edizione dopo essere stato selezionato nell'ambito del progetto "Luci sui festival" in occasione dell'ultimo salone del libro di Torino. A conferma del cammino e del lavoro portato avanti nel corso del tempo che fa di Trame sempre più un motivo d'orgoglio per Lamezia e la Calabria».

Lunghissimo l’elenco di quanti saranno a Lamezia dal 20 al 25 giugno per non perdersi neanche un appuntamento di un programma che è frutto del lavoro incessante sul territorio calabrese di Fondazione Trame e di Ala Onlus. Chi, infatti, deciderà di esserci potrà incontrare e ascoltare negli interventi che li riguarderanno: il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri; il Procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli; la pm Marzia Sabella; l’ex magistrato Luigi De Magistris; il Procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli; il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; Corinne Vella, sorella della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia; il rapper Frankie hi-nrg mc; Cecilia Strada, operatrice umanitaria della Onlus Resq; la scrittrice di origine somala Igiaba Scego; la giornalista Vera Politkovskaja; il prof. Francesco Benigno della Scuola Normale Superiore.

Un festival, che sottolineerà anche il suo forte impegno nella sostenibilità e nelle tematiche ESG con incontri di approfondimento sulla tutela dell’ambiente anche in collaborazione con Legambiente.

Da non dimenticare che Trame è un progetto finanziato con risorse PAC 2014/2020 Az. 6.8.3 della Regione Calabria – Calabria Straordinaria. A sostenerlo anche il contributo e la sponsorship del Comune di Lamezia Terme, della Regione Calabria, di Confcommercio Imprese per l’Italia, Fondazione Carical e Camera di Commercio CZ – KR – VV.

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