Non profit

Pronti i pagamenti 2008

Parla Aldo Polito, direttore dei Servizi contribuenti dell'Agenzia delle Entrate

di Gabriella Meroni

C’è un uomo in Italia da cui dipendono i destini fiscali di quasi tutte le organizzazioni non profit, e il suo nome è Polito, Aldo Polito. Il settore Servizi ai contribuenti dell’Agenzia delle Entrate che dirige – come recita il regolamento dell’amministrazione finanziaria – «presidia le attività legate al rapporto con i contribuenti e ai conseguenziali adempimenti». Tutto passa da lui: le dichiarazioni e gli atti, la modulistica, i servizi telematici, l’archivio anagrafico, i misuratori fiscali e i rimborsi. E sempre ai suoi uffici fanno capo le due autentiche «colonne fiscali» del non profit, ovvero il 5 per mille e, più recentemente, il modello Eas. Proprio quello che, con 222mila dichiarazioni inviate, ci ha restituito una fotografia precisa e inedita del settore. Vita l’ha intervistato (e vi assicuriamo che non è facile), scucendogli anche qualche anticipazione sul “prossimo” 5 per mille da corrispondere alle associazioni, quello del 2008.
Vita: Non possiamo non partire dal clamoroso successo ottenuto dal modello Eas. Una sorpresa per molti. Come se lo spiega?
Aldo Polito: Siamo molto soddisfatti. Per due motivi: primo, perché si trattava di un adempimento complesso, non tanto per la difficoltà di compilazione ma perché si rivolgeva a una platea sterminata di soggetti diversissimi tra loro, per tipologia e dimensioni. Secondo, perché il confronto serrato tra l’Agenzia e i rappresentanti del terzo settore ha dimostrato di funzionare e di far scattare sinergie positive a vari livelli, centrali e locali. Questo prezioso lavoro ci ha consentito di avere oggi una mappa articolata del settore, probabilmente una delle più ampie attualmente disponibili, che siamo felici di poter mettere a disposizione di tutti, anche degli studiosi.
Vita: Dunque l’esperienza del tavolo di collaborazione, che ha visto partecipare Forum del terzo settore, CSVnet e Agenzia per le onlus, continuerà?
Polito: Assolutamente sì, perché la mappatura è soltanto il primo punto di un percorso. Oggi sappiamo molto di più di chi si nasconde dietro il falso associazionismo per poter godere impropriamente di vantaggi fiscali, e il sistema dei soggetti sani dovrà reagire per isolarli. Ma non solo: la collaborazione con i rappresentanti del terzo settore ha moltiplicato la nostra attenzione verso il non profit anche in termini di una maggiore semplificazione. La collaborazione si era avviata anche per il 5 per mille, una macchina davvero complessa che ha visto in passato dei ritardi, anche a causa della riapertura dei termini, ma a cui lavoriamo con il massimo impegno. Le assicuro che la “squadra” che lavora al 5 per mille lo fa con grande entusiasmo, spesso anche la sera e i weekend, perché si rende conto dell’utilità sociale di questa misura.
Vita: I ritardi però restano: i pagamenti del 2008 sono di là da venire…
Polito: Non direi. Credo anzi che entro la fine di questo mese, al massimo all’inizio di marzo, avremo terminato i calcoli per l’attribuzione delle quote, che è il grosso del lavoro PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI


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