Welfare

Pronta una task force contro i criminali di guerra

Sarà la prima unità di investigazione non-governativa e avrà sede a Londra. Il suo scopo? Assicurare alla giustizia i criminali di guerra nascosti in Paesi compiacenti

di Redazione

Criminali di guerra di tutto il globo, che vi nascondete sotto l’ala di governi corrotti, è finita la pacchia. Sì, perché entro la fine dell’anno una speciale squadra investigativa indipendente comincerà a mettersi sulle vostre tracce. A guidare questa “Justice Action” sarà il colonnello Bob Stewart, un comandante britannico già in forza al contingente internazionale di pace in Bosnia Erzegovina. La squadra speciale stabilirà il suo quartier generale a Londra, e a partire dal 2006 sarà in grado di operare in tutti i continenti. Il suo compito specifico sarà proprio quello di indagare sulle accuse di crimini di guerra relative a tutti i conflitti più recenti, dall’Irlanda del Nord al Kosovo passando per il Golfo Persico, e sarà composta da investigatori di polizia e militari con appoggio di politici, legali e militari. L’obiettivo di Stewart è quello di indagare in modo completamente indipendente dagli interessi nazionali. Si tratterà della prima unità di investigazione non-governativa: un progetto che gode dell’appoggio di massima del tribunale per i crimini di guerra dell’Onu e del Foreign Office britannico, riferisce il “Sunday Times” di Londra. L’unico punto ancora oscuro è: dove attingerà i fondi necessari a farlo funzionare? Ancora non è stato deciso, anche perché eventuali appoggi finanziari dagli Stati rischierebbero di limitarne l’indipendenza e la libertà di movimento. E’ stato lo stesso colonnello Stewart a spiegare al “Sunday Times” in che cosa consisterà il lavoro di “Justice Action”: “La squadra viene fondata da un gruppo di persone decise a fare in modo che il maggior numero possibile di criminali venga identificato, perseguito, arrestato e portato in tribunale. Non svolgerà i compiti di una forza di polizia – precisa Stewart -. Il suo obiettivo è quello di dentificare i sospetti e indagare sui presunti crimini di cui si sono macchiati. Quindi cercherà di rintracciarli e, se necessario, limitare legalmente i loro movimenti oltre che identificare i loro beni e facilitarne il sequestro legale. Infine, ‘Justice Action’ farà pressione sui governi affinché assolvano ai loro compiti”.


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