Sostenibilità

Promesse…

di Redazione

Anche Brunetta
rinvia
Il governo ha bloccato anche la class action nella pubblica amministrazione. Dal testo del decreto legislativo sul pubblico impiego che verrà votato in aula, infatti, sono stati stralciati gli articoli relativi all’azione collettiva. Le motivazioni sono due, entrambe spiegate dal presidente del Consiglio. Da un lato «è stato ritenuto opportuno acquisire preliminarmente il parere del Consiglio di Stato e dell’Avvocatura dello Stato sui riflessi che la nuova azione avrà sul processo amministrativo e sulla difesa erariale». Inoltre, «è apparso necessario un intervento sul testo normativo proposto al fine di coordinare la disciplina della class action “amministrativa” con quella della class action generale». È un balletto di rinvii che lascia perplessi. Prima la class action “ordinaria” era stata bloccata per avere il tempo di inserire anche la class action “amministrativa”. Adesso la class action “amministrativa” viene bloccata per aspettare quella “ordinaria”. Comunque, la class action nella pubblica amaministrazione non sarebbe stata una vera e propria azione di classe. Germana Panzironi, capo ufficio legislativo del ministero per la Pubblica amministrazione, aveva già spiegato che «il fine non è il risarcimento di un danno economico ma il ripristino di standard qualitativi e quantitativi del servizio». Nessun danno riconosciuto al consumatore che ha intrapreso l’azione, dunque, e neppure nessun concetto di classe visto che la causa non è collettiva ma personale.


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