Salute
Promessa: metteròla maternitàal centro della politica
Il debutto di Eugenia Roccella al Welfare
di Redazione
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Nel Berlusconi IV c’è un sottosegretariato nuovo di zecca, quello ai temi eticamente sensibili. La delega andrà ad Eugenia Roccella, ex femminista e portavoce del Family Day 2007, appena nominata sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (la delega alle politiche sociali andrà, pare, a Francesca Martini). Aborto, eutanasia, ma anche ricerca scientifica e disabilità saranno i temi con cui la Roccella farà i conti.
Vita: Perché questa novità?
Eugenia Roccella: Negli ultimi anni è esplosa la questione antropologica e sui temi eticamente sensibili si sono aperte molte questioni: è un bene dare una risposta istituzionale univoca, non dispersa tra più soggetti.
Vita: Sono temi trasversali: lei avrà una sorta di diritto di veto?
Roccella: No, questi temi verranno scorporati e affidati a me: me ne occuperò direttamente.
Vita: Da dove comincerà?
Roccella: Dalle questioni in pendenza, come la decisione dell’Aifa sulla pillola abortiva o le linee guida della legge 40 adottate dalla Turco.
Vita: Come “in pendenza”?
Roccella: La sentenza del Tar del Lazio, citata nelle Linee guida, rimanda a un prossimo pronunciamento della Corte costituzionale. Penso sia corretto sospendere queste linee guida in attesa della sentenza della Corte costituzionale. La legge 40 è contro la possibilità di selezionare l’embrione e buttarlo, impedisce gli interventi sull’embrione che non siano a favore dello stesso; non vedo come si possa introdurre la diagnosi preimpianto, è incompatibile con la legge. E poi è la prima volta che si introduce nella legislazione italiana un principio di eugenetica, non è cosa da poco?
Vita: Dobbiamo aspettarci delle linee guida per la 194?
Roccella: Penso che sia necessario, perché questa legge è in parte disapplicata, in parte violata, in parte interpretata in maniera disomogenea da soggetti diversi. Prendiamo il caso della Ru486: è un farmaco usato in sette regioni prima di essere approvato dall’Aifa, quindi con protocolli non autorizzati, di cui non risponde nessuno. Questo metodo abortivo è molto difficilmente compatibile con la 194; inoltre inviterò ad appronfondire seriamente la questione della sua sicurezza.
Vita: Cos’altro?
Roccella: Ancora non so esattamente le mie competenze. Il mio obiettivo è dare centralità e valore alla maternità, sia nel percorso medico sia negli aspetti sociali. Oggi le donne non sono libere di essere madri.