L ‘ innovazione è lo strumento prioritario con il quale Novartis, gruppo leader nel settore farmaceutico, esprime la propria responsabilità nei confronti della società. Investendo ogni anno in ricerca circa il 20% del fatturato globale, contribuisce a rispondere a esigenze terapeutiche non ancora soddisfatte. Un impegno che assume valore particolare quando è indirizzato a promuovere il diritto alla salute nei Paesi in via di sviluppo. Esemplare, in questo senso, il ruolo dell’azienda nella lotta alla diffusione della malaria. «Da anni, in partnership con l’Oms, forniamo sotto costo alle popolazioni più colpite il nostro antimalarico di nuova concezione Coartem, che ha rappresentato una vera svolta nel trattamento della malattia», dice Angela Bianchi , responsabile Comunicazione di Novartis in Italia. «Parte integrante di questo impegno è stato il Progetto Tigrai , frutto di un’innovativa collaborazione pubblico-privato, che ha ottenuto una menzione speciale ai Gbc Awards 2008, prestigioso riconoscimento della Global business coalition on Hiv/Aids, Tuberculosis and Malaria».
Ai programmi per favorire l’accesso ai farmaci Novartis ha destinato, nel 2007, 937 milioni di euro, portando beneficio a 66 milioni di pazienti in tutto il mondo. Il Gruppo, inoltre, conta strutture di ricerca ad hoc, indirizzate allo sviluppo senza scopo di lucro di farmaci contro le malattie del Sud del mondo, come il Novartis Institute for Tropical Diseases di Singapore, in prima linea nella ricerca di trattamenti contro la dengue, la tbc e la malaria; o il Novartis Vaccines Institute for Global Health, inaugurato a Siena nel febbraio 2008, primo centro internazionale di ricerca non profit per vaccini contro le “neglected diseases”.
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