Mondo
Progetto Tanzania contro mine e malattie.
Curano migliaia di mutilati in una delle zone più povere dell'Africa. Nel moderno centro di riabilitazione uomini e bambini vengono restituiti alla vita. Ecco come aiutarli.
di Redazione
Ènormale, in Africa, incontrare persone che si trascinano sulle
ginocchia a causa della poliomelite. Spesso i giovani sono vessati dalla tubercolosi e, ad alcuni di essi, nel difficile ambiente africano, accade di perdere un arto anche per incidente. In alcune aree si consuma poi il dramma delle mine antiuomo, come in Mozambico o in Angola. I medici del Cuamm sono impegnati in progetti come quello di Dodoma, in Tanzania; dove, accanto ad operatori africani professionalmente preparati, lavorano per restituire a queste persone una condizione di vita il più indipendente possibile. «La regione di Dodoma è tra le più povere della Tanzania», racconta il dottor Antonio Loro che nel 1978 vi ha avviato il “Programma ortopedia”, realizzato per soccorrere pazienti poliomielitici, amputati e spastici. «Su 1.300 mila abitanti», sostiene, «circa 124mila presentano forme di disabilità e, per tutti, è praticamente impensabile acquistare stampelle, apparecchi correttivi, arti artificiali, carrozzine poiché, in media, la ricchezza pro-capite prodotta in Tanzania è di 306mila lire all’anno».
Per rispondere efficacemente alle loro necessità i medici del Cuamm hanno potenziato l’ospedale, fornendolo di un nuovo laboratorio ortopedico e di un centro riabilitativo completo che serve una popolazione di circa 4 milioni di abitanti. Grave è la situazione dei bambini mutilati: senza appropriate medicazioni e fisioterapia sovente non raggiungono i 5 anni di età. «Aiutare questi bambini, gli uomini e le donne che patiscono tutto questo è un gesto forte che anche il patronato delle Acli di Padova assume e sostiene, convinto di partecipare ad un vero cammino di liberazione», afferma il direttore del Cuamm, don Luigi Mazzucato.
Progetto: Cuamm-Tanzania, C/c postale 17101353, causale Programma ortopedia. Oppure C/c bancario 2953/D (Abi 5040, Cab 12150) presso la Banca antoniana popolare veneta Padova. Informazioni: Cuamm, tel: 049.8751279; E-mail: cuamm@windnet.it
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