Mondo

Progetto “Afro”, riflettori accesi su e con l’Africa

Un'iniziativa-ponte con il Continente nero: un'agenzia di stampa internazionale per superare il gap di comunicazione. Tra i partner Unicredit, Comune di Roma e Società editoriale Vita

di Maurizio Regosa

È stato presentato il 2 ottobre a Roma, nella Sala delle Bandiere del Campidoglio, il progetto Afro promosso da Comune di Roma, Unicredit e Società Editoriale Vita. Alla conferenza stampa coordinata da Aldo Bonomi, direttore del consorzio di ricerca Aaster e della rivista Communitas, hanno partecipato Andrea Monorchio, presidente Comitato locale Unicredit Roma; Walter Veltroni, sindaco di Roma; Alessandro Profumo, amministratore delegato Unicredit; Savino Pezzotta, presidente della Fondazione Ezio Tarantelli; Riccardo Bonacina, presidente di Vita. Si tratta di una nuova, importante iniziativa volta a accendere, finalmente, i riflettori sull?Africa, un immenso continente che non è caratterizzato solo da problemi e da drammi ma che, ha sottolineato Walter Veltroni, «sta mostrando una grande vitalità della quale troppo spesso non si parla». Appunto per affrontare concretamente questo gap di comunicazione si è creata la convergenza fra i soggetti promotori. Una convergenza nata un anno fa sulla spinta del Comitato locale Unicredit che ha trovato la disponibilità del gruppo bancario e del Comune, oltre che di Pezzotta e, naturalmente, di Vita. «Ormai è dimostrato», ha ricordato l?ex sindacalista Cisl, «che le iniziative a favore dell?Africa suscitano interesse e favoriscono la nascita di nuove azioni: dopo ItaliaAfrica sono nati molti progetti». In effetti il Continente nero è oggetto di un rinnovato interesse. «La Cina, ad esempio, in questi anni ha investito molto ed è sempre più presente in Africa, addirittura ha fatto del 2006 l?anno dell?Africa», come ha ricordato Alessandro Profumo. Ulteriore segnale che gli assetti mondiali cambiano e che ogni epoca ha punti di riferimento diversi. Se al centro dell?Ottocento troviamo l?Europa e nel cuore del Novecento batte soprattutto l?America, nel millennio attuale molti analisti prevedono una migrazione verso est. E quindi nuovi equilibri. Oltre che nuovi partner strategici. Fra questi senza dubbio l?Africa per la quale l?Ocse stima, per quest?anno, una crescita del 5,5% (quasi il doppio di quella italiana). Nonostante tutto ciò, del continente africano sappiamo ancora troppo poco. «È stata questa considerazione a spingerci a immaginare uno strumento come il progetto Afro», ha spiegato Riccardo Bonacina. «Il gruppo Vita è già leader dell?informazione sull?Africa e Afro sarà uno strumento in più, un?agenzia di stampa internazionale, composta da giornalisti anche africani, che non si limiterà a offrire servizi informativi. Certo si cercherà di dare visibilità alle aree di crisi, si faranno inchieste e reportage sui cambiamenti in atto, si punterà soprattutto a dar voce alla società civile africana, analizzando in profondità le vere cause dei fenomeni in corso, anche grazie a un?estesa rete di collaboratori in loco. Insomma, questo vuole essere uno strumento innovativo e trasversale». Infatti Afro sarà un?agenzia di stampa diversa dalle altre, avrà una marcia in più: oltre all?offerta informativa puntuale, intende promuovere e creare scambi culturali e percorsi formativi destinati a giovani reporter africani. Perché possano sempre più e sempre meglio raccontare il loro mondo. Essere protagonisti dei processi informativi. Adesso si apre la fase operativa. Il comitato promotore intende anzitutto concentrarsi sugli aspetti giuridici del progetto, sulla ricerca di possibili partner, sulla predisposizione di un business plan e delle prime linee operative. L?obiettivo è che la nuova agenzia, che avrà sede a Roma, possa essere presentata in occasione dell?edizione 2007 di ItaliaAfrica e possa avviare l?attività entro aprile.


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