Cultura

Progetti per i senza fissa dimora: Veneto premiato

A Trento il riconoscimento alla Regione Veneto per i progetti mirati a favore dei senza fissa dimora

di Redazione

«Un riconoscimento nazionale, deciso da decine di organizzazioni della società civile e quindi tanto più ambito, che fa onore a quanto il Veneto svolge da anni in strettissima collaborazione tra Regione ed enti locali. Ma è anche esempio nazionale di come agire nel settore delle persone svantaggiate, realizzando progetti che hanno avuto come obiettivo il reinserimento sociale e lavorativo, l?accompagnamento dei servizi territoriali, ponendo al centro la dignità della persona e il coordinamento efficace delle politiche degli enti pubblici e privati». Questo il commento di Stefano Valdegamberi, assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, in relazione al premio assegnato nell?ambito della presentazione del VI Rapporto Quars (qualità regionale dello sviluppo) che stamani a Trento, la Regione Veneto ha ritirato per i progetti a favore dei ?senza fissa dimora?.

Il premio è stato attribuito dalla campagna nazionale ?Sbilanciamoci!? che dal 1999 riunisce 47 organizzazioni della società civile (dal wwf a legamabiente, dall?arci a emmaus italia, da manitese alla rete lilliput) per impegnarsi a favore di un?economia di giustizia e di un nuovo modello di sviluppo fondato sui diritti, l?ambiente, la pace. Il Quars è un indicatore di qualità sociale e sostenibilità ambientale che misura la qualità dello sviluppo delle regioni. Ogni anno viene elaborato un rapporto con la graduatoria delle regioni analizzate.

Il premio al Veneto ha questa motivazione «progetto di qualità e di grande significato sociale – realizzato dall? assessorato veneto in collaborazione con i comuni capoluogo della regione».
«In questi anni ? ha detto Valdegamberi ? abbiamo potenziato i servizi destinati alle persone in situazione di povertà estrema e senza fissa dimora, secondo quanto prevede la legge 328 del 2000. Nel Veneto ci sono più di 1200 persone che si trovano in queste condizioni e la Giunta veneta nel 2007 ha assegnato 700mila euro a sette progetti d?intervento presentati dai Comuni capoluogo del Veneto. Le iniziative si riferiscono a servizi di pronta accoglienza e ascolto, di accompagnamento e reinserimento sociale, di valorizzazione di una rete di protezione sociale flessibile rispetto ai bisogni che cambiano e che coordini al massimo le risorse umane ed economiche a disposizione del territorio. Il nostro territorio è comunque caratterizzato, per tradizione e costume, per cultura e amore della solidarietà, da medie notevolmente più basse di quelle nazionali. Si calcola che, nel Veneto, siano attivi almeno 200 servizi tra pubblici e privati che si prendono cura di queste persone e sviluppano percorsi personalizzati».

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.