Formazione

Profughi: scontro Norvegia e Australia

La Norvegia denuncerà l’Australia alle Nazioni Unite, alla Croce Rosa internazionale e all'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Acnur) per come sta gestendo la vicenda dei profugh

di Barbara Fabiani

Durante la scorsa notte truppe speciali australiane sono saliti a bordo del mercantile norvegese ?Tampa? e hanno ripreso il controllo della situazione dopo che il comandante aveva deciso di entrare, nonostante il divieto, nelle acque territoriali australiane intorno all’isola di Christmas, nell’oceano Indiano. Lo comunica l?agenzia Cnn che da due giorni sta seguendo la vicenda dei 434 profughi, tratti in salvo da un battello norvegese mentre cercavano di dirigersi con una carretta del mare verso le coste australiane, e che sono stati ?respinti al mittente? dal governo di Canberra. Il capitano della nave, il norvegese Arne Rinnan, ha spiegato di aver lasciato le acque internazionali e di aver azzardato l’irruzione in quelle territoriali australiane perché la situazione gli stava sfuggendo di mano, con diversi passeggeri in sciopero della fame, altri che soffrivano di mal di stomaco o di dissenteria e due donne in gravidanza. Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito il rifiuto australiano di accogliere i profughi “la reazione sbagliata ad un problema umanitario” e ha aggiunto che “Le autorità australiane hanno la responsabilità di trovare una soluzione. Se lo faranno con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite, è abbastanza logico che molti Paesi contribuiranno seguendoli”, ma Stoltenberg non è ha chiarito di quanti profughi potrebbe farsi carico la Norvegia. La Cnn rivela, inoltre, che il portavoce della società armatrice della Tampa, Per Ronnevig, ha detto di aver ricevuto dal comandante della nave, la notizia che i medici australiani saliti a bordo della Tampa non presteranno aiuto ai rifugiati fino a quando la nave non lascerà le acque territoriali. Ronnevig si è chiesto “quale etica medica sia mai questa”, in cui l’assistenza sanitaria è utilizzata come strumento di pressione per costringere la nave a lasciare le acque territoriali.


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