Cultura

Produttori biologici: nasce coordinamento nazionale

Lo annunciano le tre associazioni AIAB, AMAB e ANAGRIBIOS-COLDIRETTI

di Francesco Maggio

Nasce il Coordinamento tra le Associazioni dei Produttori Biologici Italiani (CABI) promosso da AIAB, AMAB e ANAGRIBIOS-COLDIRETTI per dare piena rappresentanza al comparto. Lo annunciano le tre associazioni in una lettera aperta al mondo del biologico nella quale si dicono disponibili ad un serio confronto e indicano nel “Documento per il biologico italiano” un punto di partenza che può essere condiviso da tutti. “E? giunto ormai il momento di costruire un percorso unitario tra tutti i soggetti del mondo biologico per dare adeguata rappresentativita’ al settore” sostengono di comune accordo, i presidenti delle tre associazioni nazionali del biologico Aiab, Amab e Anagribios-Coldiretti, dopo la presentazione del “Documento per il Biologico Italiano”. “E’ un dato di fatto – sostiene il presidente dell’AIAB, Vincenzo Vizioli – che la condivisione degli argomenti riguardanti il biologico italiano riesca a costruire alleanze che vanno al di la’ delle ormai consolidate associazioni di riferimento. E non si tratta di stabilire primogeniture sulla rappresentativita’ del settore, ma di creare per lo stesso un riferimento autorevole e unitario su alcune tematiche condivisibili per il suo sviluppo”. “Riteniamo basilare la chiarezza del ruolo e la chiarezza sui soggetti che si intende rappresentare -indica Marco Camilli, presidente di Anagribios-Coldiretti – se apparira’ evidente chi e come rappresenta gli organismi di controllo, o chi deve rappresentare gli altri settori, sara’ piu’ facile costruire una rappresentanza unitaria e forte del settore, capace di dialogare con istituzioni e politica in maniera autorevole”. “La FIAO ha di recente evidenziato l’esigenza di definire un nuovo modello di rappresentanza per il settore, capace di dare al settore un riferimento autorevole e unitario – sottolinea Gino Girolomoni, presidente dell’AMAB- “ebbene, il nostro mondo e’ composto da soggetti, aziende, organismi che devono si’ avere la capacita’ di confrontarsi assieme, ma anche di costruire alleanze e percorsi distinti, conformemente ai ruoli che ciascuno svolge”. Associazioni dei produttori, organismi di controllo, trasformatori, tecnici, distributori, consumatori: secondo i firmatari della lettera, ognuno deve svolgere bene il proprio compito, evitando di arrogarsi diritti di rappresentanza altrui, per non creare confusione e debolezza”.

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