Famiglia

Produttività Parlamento: scintille Prodi-Bertinotti

Con una nota interviene anche la Presidenza della Repubblica

di Redazione

Tutto inizia ieri quando Prodi, facendo il bilancio del primo anno di governo, è costretto ad ammettere che su 411 atti predisposti dal governo ne sono stati approvati solo 228, “dieci ddl approvati contro 94 ancora per la strada”. Tutta colpa, dice il premier, per una interpretazione “eccessivamente estensiva dei regolamenti parlamentari”. Parole che l’ex leader del Prc, oggi presidente di Montecitorio, non gradisce. E lo fa capire a chiare lettere: “Il presidente del Consiglio forse è fuorviato dalla scarsa dimestichezza con le aule parlamentari. Il dibattito parlamentare è il sale della democrazia”. Poi una frase che suona come un pressante invito al governo: “Sarebbe bene abbandonare la scorciatoia dei decreti legge e intraprendere l’autostrada dei disegni di legge”. anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale, con una nota, ha chiesto ai due schieramenti di intensificare l’attività legislativa e ai presidenti delle due Camere di stabilire norme chiare sulla emendabilità dei decreti-legge.
L’opposizione, ovviamente, se la ride. Il senatore di Forza Italia Lucio Malan, segretario di presidenza a Palazzo Madama, interviene nella polemica sulla produzione legislativa del Parlamento e fa un raffronto sull’ attivita’ del Senato nella precedente e nell’ attuale legislatura sottolineando che il lavoro si e’ ridotto di quattro volte con il centrosinistra al potere. Osserva Malan: ?A pari tempo trascorso dall’inizio della legislatura, con il governo Berlusconi, il Senato aveva votato 2390 volte, mentre oggi siamo appena a 547, meno di un quarto. Stesso desolante confronto per quanto riguarda le leggi approvate: 119 con Berlusconi, solo 35 oggi. Prodi non dia la colpa all’ interpretazione dei regolamenti parlamentari”.

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