Cultura
Prodi: «Un aiuto ai giovani. Il servizio civile sia obbligatorio».
Su Vita in edicola intervista esclusiva all'ex premier
«Ai nostri ragazzi serve un servizio civile aperto a tutti, e se per farlo l’unica strada è renderlo obbligatorio, facciamolo». Ne è convinto l’ex presidente del consiglio Romano Prodi che dalle colonne del nostro settimanale in edicola da domani invita l’attuale premier Mario Monti a fare sua questa battaglia: «Sarebbe un’operazione che io vedrei molto positivamente perché sarebbe qualcosa che andrebbe ad impattare in profondità sul nostro tessuto sociale». «Mai come in questo momento i nostri ragazzi hanno la necessità di avere la possibilità di mettersi al servizio delle persone e del loro territorio» continua il professore bolognese che in occasione di questa intervista esclusiva lancia anche il “Manifesto per un servizio civile universale” (in allegato: per aderire clicca qui). «Ormai nelle giovani generazioni lo scoramento ha raggiunto livello preoccupanti» e – secondo il ragionamento del professore – il servizio civile offre una grande possibilità di contrastare questa deriva.
Nel servizio di copertina infatti Vita ricorda come siano 2,2 milioni i giovani italiani fra i 15 e i 19 anni che non studiano, non lavorano, ma nemmeno cercano un’occupazione. «La capacità di confrontarsi con problemi e strutture diverse da quelle a cui siamo abituati che offre il servizio civile è un grandissimo valore aggiunto», conclude Prodi invitando tutti «a rendersi conto che questo è davvero un aiuto ai giovani e alla coesione sociale». A rafforzare l’intervista il magazine propone anche un’inchiesta sul valore aggiunto del servizio civile in cui si dimostra come ogni euro investito ne produce almeno quattro in servizi per la comunità.
PER LEGGERE L’INTERVISTA IN VERSIONE INTEGRALE CLICCA QUI
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.