Volontariato
Prodi bacchetta Blair sull’appoggio a Usa contro Iraq
In un'intervista al New Statesman, ripresa oggi dal Times
di Paolo Manzo
Come se non bastasse l’opposizione interna al suo partito al sostegno a un possibile intervento degli Stati Uniti contro l’Iraq, Tony Blair deve fare i
conti con l’opposizione europea sempre piu’ netta a questa eventualità.
Opposizione ribadita dallo stesso Romano Prodi che, in un’intervista rilasciata dal presidente della Commissione Europea al ”New Statesman”, ripresa oggi dal Times, si dichiara preoccupato dall’ipotesi di un ”allargamento del conflitto in ogni altro paese, non solo in Iraq. Abbiamo bisogno di un’idea chiara dello scopo”.
L’Unione Europea non è quindi pronta a sostenere un allargamento del conflitto fuori dall’Afghanistan: ”non abbiamo in formazioni sull’Iraq. Questa è la prima cosa di cui abbiamo bisogno”. E Prodi non esita a bacchettare il premier britannico per il suo schierarsi a priori al fianco dell’alleato speciale americano.
”Questo non mi piace. Vogliamo formare una politica comune o no?”
ha chiesto polemicamente, suggerendo che Blair usi la tradizionale
relazione speciale Londra-Washington per convincere Bush ad evitare
l’intervento.
”Se si è amici dell’America, bisogna metterla in guardia dai pericoli”, ha detto, questo è quello che un buon alleato fa. E così potrebbe influenzare in modo forte il dibattito europeo”.
Per il presidente della Commissione europea un allargamento del conflitto potrebbe mettere a rischio la tenuta della coalizione internazionale anti-terrorismo: ”Ogni giorno le difficoltà sembrano aumentare, le quotidiane tragedie in Palestina, il costante aumento della tensione. Mantenere viva l’alleanza creata dopo l’11 settembre è sempre più difficile”, ha spiegato, “se ci fosse un’escalation del conflitto, questa provocherebbe una terribile reazione ovunque”.
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