Procter & Gamble, l’occhio tv in casa. Anche in Italia?

A partire dal mese di luglio, la multinazionale installerà le proprie telecamere nelle case di 80 famiglie italiane, inglesi, tedesche e cinesi per studiarne i consumi. Però...

di Carlotta Jesi

Dal Grande Fratello alla Grande Multinazionale. Chi pensava che, espulsi dalla casa di canale 5 e dalle nostre vite Taricone e compagni il peggio sarebbe passato, dovrà ricredersi. La passione per la vita in diretta ha contagiato anche la Procter&Gamble, azienda leader nei prodotti di largo consumo e, tra poche settimane, anche nello studio dei suoi consumatori: a partire dal mese di luglio, la multinazionale delle Pringles e dei pannolini Pampers installerà le proprie telecamere nelle case di 80 famiglie italiane, inglesi, tedesche e cinesi. Scopo dell?operazione: filmare le loro abitudini alimentari e non (esclusi i momenti in cui si dedicano all?igiene personale), scoprire problemi che i consumatori neanche immaginano di avere e, quindi, risolverli con soluzioni di packaging e prodotti personalizzati.
Sarà vero? A difesa della credibilità dell?azienda, che in America ha annunciato di voler pagare le famiglie disposte a farsi riprendere dai 200 a 500 dollari al giorno, gioca in realtà il lungo impegno a favore della società civile e del rispetto dell?ambiente della società. Pluripremiata dall?Indice Dow Jones per la sostenibilità ambientale e sociale, anche in Italia la Procter&Gamble è infatti da tempo impegnata in attività di cause related marketing e sostegno del Terzo settore. Ma qualche sospetto sul fine filantropico dell?operazione rimane, afferma il Wall Street Journal che, per primo, qualche giorno fa ha dato la notizia di questa nuova forma di voyeurismo. Che risponde la Procter? Da noi interpellati, i responsabili di P&G Italia hanno detto che il programma è per ora sospeso.

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