Politica

Processo Alemanno: riconosciuto risarcimento a Cittadinanzattiva

L'associazione si era costituita parte civile nel processo "Mafia capitale"

di Redazione

Una condanna pesante, pesantissima quella arrivata oggi per Gianni Alemanno.

Sei anni per corruzione e finanziamento illecito. Questa la pena arrivata nello stralcio del processo “Mafia capitale” per l'ex sindaco di Roma, già AN e oggi in area Lega.

Il PM Luca Tescaroli contestava a Alemanno di aver preso da Salvatore Buzzi e da soggetti che agivano in accordo con Buzzi soldi in contanti ed erogazioni per la sua Fondazione Nuova Italia.

A disporre la condanna sono stati i giudici della seconda sezione collegiale del tribunale romano, che hanno disposto anche la confisca di 298mila euro.

È stato riconosciuto un risarcimento anche a Cittadinanza trova, che si era costituita parte civile nel processo.

“È un risultato importante, che ci incoraggia a proseguire il nostro impegno nel contrasto alla corruzione che portiamo avanti da anni”, dichiara Stefano Maccioni, legale di Cittadinanzattiva nel processo.

“Questa sentenza conferma il teorema dell’accusa, e la presenza di Mafia CapitaleSiamo davvero soddisfatti per il riconoscimento di Cittadinanzattiva e destineremo tutto quanto a favore di nuove attività ed iniziative di promozione della legalità”, dichiara Laura Liberto, coordinatrice nazionale Giustizia per i Diritti-Cittadinanzattiva.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.