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Problemi di imposte e iva se prevale l’attività commerciale
Botta e risposta di Salvatore Pettinato sui tributi per l'attività commerciale di un'associazione senza fini di lucro
La prevalenza di attività commerciale per un?associazione culturale senza scopo di lucro comporta problemi tributari? Perché, curando per un Comune laboratori gratuiti, l?ente insiste a richiederci la fattura?
L?art. 111-bis del dpr 22 dicembre 1986, n. 917, al primo comma, dispone che «Indipendentemente dalle previsioni statutarie, l?ente perde la qualifica di ente non commerciale qualora eserciti prevalentemente attività commerciale per un intero periodo di imposta». Queste sarebbero, quindi, la causa e l?effetto di una situazione siffatta, ai fini fiscali e imperniata sul rapporto ?quantitativo? tra attività commerciale e non commerciale di un ente non profit. Il mutamento della qualifica soggettiva esplicherebbe i suoi effetti ai fini delle imposte dirette e dell?Iva. Per la fatturazione nei confronti del Comune, bisognerebbe analizzare dettagliatamente le prestazioni eseguite dall?ente, nonché la tipologia giuridica dell?impegno assunto, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti dell?imposta (Iva) e l?esclusione di eventuali cause di fatturazione in esenzione dall?imposta stessa.
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