Famiglia

Privatizzazione farmacie: sentenza della Corte costituzionale

Il gestore non può essere allo stesso tempo operatore diretto del settore. A rischio di annullamento la vendita avvenuta due anni fa a Milano a favore della multinazionale Gehe

di Redazione

A rischio la privatizzazione delle farmacie comunali di Milano e di altre città italiane. La Corte costituzionale, con una sentenza emessa ieri, ha infatti dichiarato illegittima la legge che non prevede che la partecipazione a società di gestione delle farmacie comunali sia incompatibile con qualsiasi altra attività nel settore della produzione, distribuzione, intermediazione e informazione scientifica del farmaco. La sentenza della Corte costituzionale fa esplicito riferimento al caso milanese (nel giugno 2002 il Comune di Milano aveva ceduto le sue 84 farmacie alla multinazionale Gehe per un importo di 251 miliardi di lire) poiché è stata chiamata ad intervenire dopo il ricorso della Federfarma, l’associazione dei titolari di farmacia, che considerava illegittima la vendita delle farmacie comunali. La sentenza potrebbe avere ripercussioni anche in altre città italiane in quanto la Gehe, multinazionale tedesca del farmaco già proprietaria di farmacie in Francia, Cecoslovacchia e Regno Unito, approdata in Italia ha conquistato anche l’Afm di Bologna, e le aziende di Cremona e Prato.


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