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Privatizzazione blindata

Il governo pone la fiducia sul decreto “salva infrazioni”

di Lorenzo Alvaro

La maggioranza ha deciso di porre la fiducia. Il decreto cosiddetto “salva infrazioni” per l’attuazione di obblighi comunitari, contenente anche la contestata norma sulla riforma dei servizi pubblici compresa la liberalizzazione dell’acqua è al vaglio della Camera. L’opposizione, ma non solo, è insorta contro la decisione dell’esecutivo. Subito dopo la decisione dell’esecutivo la vicepresidente del Partito Democratico, Marina Sereni, è intervenuta nell’aula di Montecitorio prima riguardo l’articolo 15 del Dl «pochi grandi gruppi faranno affari d’oro a discapito dei cittadini che subiranno l’aumento delle tariffe dell’acqua» e in seguito riguardo la fiducia esprimendo «sconcerto, rammarico e arrabbiatura perchè il ministro Vito, riproponendo come una pratica burocratica l’ennesimo voto di fiducia, mostra disprezzo e scarsa stima verso il Parlamento e i deputati, anche quelli della maggioranza». Quella posta dall’esecutivo infatti è il 26esimo voto di fiducia.
Durissimo anche il dipietrista Massimo Donadi «voi umiliate il Parlamento e offendete la democrazia; siete una maggioranza appecoronata felice di non lavorare per un giorno». Se L’Italia dei Valori prepara la sua battaglia e il WWF parla di «legge pasticcio da stralciare» anche la Lega esprime disapprovazione. «Peccato che su questo provvedimento venga posta la fiducia, perchè ciò ci impedisce di migliorare ulteriormente il testo. Presenteremo dunque un ordine del giorno e lavoreremo con il governo per renderlo più aderente alle aspettative degli amministratori locali del Nord», ha sottolineato il vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera Marco Reguzzoni sostenuto anche dal componente della commissione Trasporti Montagnoli «a noi non piace che venga posta la fiducia perchè non ci fa incidere sul testo. Al Senato avevamo introdotto alcuni miglioramenti rispetto al testo originario, tra cui la proprietà pubblica delle reti. La fiducia ora non ci consentirà di introdurre ulteriori correttivi».

«È un chiaro segnale che questa maggioranza non tiene conto del dibattito parlamentare neanche su un tema delicato ed essenziale come l’acqua», è il commento di Jean-Leonard Touadi, deputato del Partito Democratico. «Le motivazioni di urgenza addotte dal ministro dei rapporti con il Parlamento Elio Vito sono assolutamente pretestuose. Il provvedimento»,prosegue Touadi, «tocca un aspetto fondamentale della vita dei cittadini e delle comunità locali, e su questo il dibattito parlamentare èindispensabile per evitare che il business di pochi prevalga sulla necessità di tutti. Mi chiedo se la prossima mossa della maggioranza non sarà quella di sottoporre alla fiducia anche l’aria che respiriamo».

A sorpresa invece l’Udc va in aiuto al governo, Michele Vietti infatti ha ribadito che l’aspetto “tempo”, denunciato dal ministro Vito come alla base della fiducia a Montecitorio sul decreto, è reale e causato dal fatto che il testo sia stato per troppo all’esame del Senato.

Ecco una cronistoria dei voti di fiducia posti dal governo Berlusconi

Dall’inizio della legislatura, i voti di fiducia sono stati posti il 25 giugno 2008 sul decreto fiscale contenente le misure sull’abolizione dell’Ici prima casa e per la defiscalizzazione degli straordinari, il 15 luglio sul decreto sicurezza, il 21 luglio e l’1 e il 5 agosto sempre sul decreto manovra (al Senato e alla Camera), il 7 ottobre sul decreto scuola, il 22 ottobre sul decreto Alitalia, il 2 dicembre sul decreto sanità. Dall’inizio di quest’anno, il voto di fiducia e’ stato posto il 7 gennaio sul decreto per l’università; il 14 gennaio alla Camera sul decreto anticrisi; il 27 gennaio al Senato sullo stesso provvedimento; due volte sul decreto mille proroghe, l’11 febbraio al Senato e il 19 febbraio alla Camera; il 2 aprile sullo stesso decreto incentivi, con le norme sulle quote latte, a Montecitorio; l’8 aprile sullo stesso provvedimento al Senato; il 13 maggio, quando sul ddl sicurezza si e’ votato 3 volte; il 10 giugno sul maxi emendamento al ddl sulle intercettazioni. Il 2 luglio sono state poste tre fiducie sul ddl sicurezza al Senato. Sul decreto anticrisi e’ stata votata la fiducia alla Camera il 24 luglio e al Senato l’1 agosto.

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