Politica
Primo vertice europeo con Barroso e Van Rompuy
Nel 2012 la Commissione presenterà una legge europea sull'accessibilità per garantire che i disabili abbiano accesso su un terreno di parità con gli altri
Oggi, per la prima volta, i leader delle istituzioni dell’Unione europea si sono riuniti con il forum europeo della disabilità per discutere i problemi che si trovano a dover affrontare, secondo le stime, 80 milioni di cittadini europei disabili.
José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo, Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, si sono riuniti, insieme con Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e Commissaria UE per la Giustizia, con i rappresentanti della comunità dei disabili di tutta l’Europa. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: «L’Unione europea deve prestare particolare attenzione alla situazione dei disabili. La strategia europea in materia di disabilità ha stabilito un programma ambizioso per i prossimi dieci anni. La UE mantiene il proprio impegno volto ad offrire ai disabili la possibilità di esercitare tutti i loro diritti e di partecipare pienamente alla vita sociale ed economica».
Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato: «Un europeo su sei deve fare i conti con una forma di disabilità. In tempi di crisi occorre raddoppiare l’impegno per sostenere le categorie vulnerabili che rischiano di essere le prime ad essere colpite. L’Europa deve garantire che le ripercussioni delle misure di austerità che si renderanno necessarie siano minime, soprattutto per i disabili. Tutti gli ostacoli materiali e immateriali alla loro piena partecipazione alla vita sociale devono essere rimossi. L’inclusione dei disabili fornirà anche un indispensabile contributo alle necessità del mercato del lavoro europeo generate nel prossimo futuro dal pensionamento di milioni di cittadini appartenenti alla generazione del baby-boom. La strategia europea in materia di disabilità apporta un contributo inestimabile in tal senso. Il Parlamento europeo è fermamente impegnato a tutelare i diritti dei cittadini con disabilità, come dimostrato dall’integrazione di tali diritti in tutta la legislazione in materia e negli statuti dei lavoratori e, non da ultimo, dalle condizioni di lavoro applicate nel Parlamento stesso».
Herman van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, ha sottolineato: «L’Europa è stata all’avanguardia nella campagna per portare avanti la causa delle persone disabili. Tengo a sottolineare l’importanza dell’integrazione. Le persone con disabilità devono essere parte dell’economia sociale di mercato di domani. Anche in tempi di crisi economica, i nostri obiettivi devono continuare ad essere l’accessibilità e le pari opportunità in senso stretto, per far sì che la partecipazione dei disabili diventi una realtà. Si tratta di una questione di civiltà, si tratta di difendere i nostri valori comuni. In Europa, per società si intendono tutti i cittadini e una società moderna deve rispecchiare tutti i suoi membri».
L’anno scorso la Commissione europea ha adottato una strategia globale per creare un’Europa senza barriere per i disabili entro il 2020 (IP/10/1505). Il progetto illustra come l’UE e i governi nazionali possono far sì che i disabili esercitino i loro diritti. Il dibattito odierno è stato incentrato sui progressi compiuti finora nell’attuazione della strategia e ha cercato di analizzare quali sono i modi in cui la crisi economica colpisce i disabili.
Nell’autunno 2012 la Commissione, guidata dalla vicepresidente Viviane Reding, presenterà una legge europea sull’accessibilità per garantire che i disabili abbiano accesso su un terreno di parità con gli altri all’ambiente fisico, ai trasporti e ai servizi di informazione e comunicazione. L’accessibilità è per i disabili la condizione preliminare per poter esercitare pienamente i diritti sanciti dalla convenzione delle Nazioni Unite, dal trattato UE e dalla carta dei diritti fondamentali. La Commissione promuoverà, entro breve tempo, una consultazione pubblica sul tema dell’accessibilità che contribuirà alla preparazione dell’iniziativa.
Nell’Unione europea, una persona su sei – circa 80 milioni di cittadini – è affetta da una disabilità, da leggera a grave, mentre oltre un terzo dei cittadini oltre i 75 anni è portatore di disabilità che in qualche misura lo limitano. Queste cifre sono destinate ad aumentare con il progressivo invecchiamento della popolazione dell’UE. La maggior parte di queste persone troppo spesso non riesce a partecipare pienamente alla vita sociale ed economica a causa di barriere fisiche o di altro tipo, ma anche di discriminazioni. Abbattere queste barriere non solo è un dovere sociale, ma può anche creare nuove opportunità di mercato. Uno studio realizzato dal Royal National Institute of the Blind del Regno Unito ha dimostrato che una catena di supermercati, dopo aver investito 35 000 sterline per rendere accessibile il proprio sito Internet, ha registrato entrate supplementari per oltre 13 milioni di sterline all’anno. In Germania, un altro studio ha dimostrato che una maggiore offerta di strutture accessibili aumenterebbe gli spostamenti dei disabili, garantendo al settore turistico tedesco un incremento del fatturato compreso tra 620 milioni e 1,9 miliardi di euro.
In tale contesto, la strategia europea in materia di disabilità sottolinea l’impegno dell’UE a migliorare la situazione dei disabili europei. La strategia integra e sostiene l’azione degli Stati membri, su cui ricade la responsabilità principale delle politiche in materia di disabilità. Il 1° e il 2 dicembre la Commissione ha organizzato un’importante conferenza nell’ambito della Giornata europea delle persone disabili in cui sono stati affrontati, tra l’altro, gli aspetti della crisi economica relativi ai diritti dei disabili.
Per ulteriori informazioni
Commissione europea – disabili
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