Welfare
Primo emendamento, il diritto a un avatar
Sergio Segio presenta il V rapporto sui diritti globali
Diceva Eugenio Montale: «Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo». Secondo Sergio Segio, curatore per l?Associazione Società INformazione della quinta edizione del Rapporto sui diritti globali, nella sfera politica le suggestioni del poeta vanno ribaltate. Occorre quindi – è la prospettiva di questa opera enciclopedica di 1.365 pagine, ordinata in quattro aree tematiche (diritti economico-sindacali, diritti sociali, diritti umani, civili e politici e, infine, diritti globali ed ecologico ambientali) – scandagliare cifra per cifra ogni angolo del vivere sociale. «Con l?obiettivo», avverte Segio, prendendo a prestito dal compianto Tom Benetollo, «di evitare le due derive del riformismo del ?niente subito? e del massimalismo del ?tutto mai?».
Il volume, malgrado le dimensioni, si consulta con agilità. Soprattutto se si ha il gusto, e l?umiltà, di sottomettersi a ciò che la realtà dice. Il mito dell?eterna crisi, per esempio. Il Rapporto ricorda che fra il 1992 e il 2002 il Pil mondiale è più che raddoppiato e gli scambi commerciali triplicati. L?economia, insomma tira. Soprattutto quella armiera: la spesa militare ha toccato i 1.118 miliardi di dollari. Per il 2007 solo gli Usa in questo capitolo hanno stanziato 622 miliardi di dollari, mentre per i cinesi le spese militari rappresentano il 7,5% del Pil (la media mondiale è del 2,5%). Nel frattempo in Iraq dal 2003 ad oggi si sono contante 650mila vittime civili e in Afghanistan la produzione di oppio rispetto al 2006 è cresciuta del 35%.
E' la teoria del ?trickle down?, del gocciolamento: quando l?economia e le grandi imprese crescono, tutti ne traggono vantaggio. Risponde il Rapporto: la busta paga di un top manager nord americano nel 1980 era 82 volte quella di un dipendente normale, nel 1990 era pari a 100. Oggi occorrono gli stipendi di 411 dipendenti per arrivare alla retribuzione di un ad.
È una lettura sorprendente, che non esclude nemmeno il mondo di Second Life. A metà aprile 2007 gli avatar (i nostri alter ego che popolano la Seconda Vita) erano 5.436.655. Una grande metropoli, retta sullo scambio dei fantomatici linden dollar. Ma poiché i numeri raccontano molto, non tutto, Segio presenta anche il marchio Kidzania: una compagnia messicana che ha creato parchi giochi in diverse città del mondo (e presto potrebbe sbarcare in Italia), in cui il divertimento dei più piccoli consiste in una dotazione di denaro da spendere nei negozi del parco. Business is business.
Associazione SocietàINformazione
Rapporto sui diritti globali 2007
Ediesse, pp. 1.365, euro 30
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