Formazione

Primi no a Wolfowitz alla Banca Mondiale

La Campagna per la riforma della Banca mondiale si esprime contro la scelta del vice-segretario alla difesa americano

di Gabriella Meroni

La candidatura del vice-segretario alla difesa Paul Wolfowitz alla Presidenza della Banca mondiale da parte della Casa Bianca ha subito trovato la contrarietà di tutta la società civile globale. La Campagna per la riforma della Banca mondiale invita tutti i gruppi e le organizzazioni italiane alla mobilitazione per fermare la nomina definitiva, prevista entro la metà di aprile, dell?architetto della guerra preventiva, dell?ideologo del dominio statunitense nelle relazioni internazionali e del primo promotore della guerra in Iraq al vertice dell?istituzione globale preposta allo sviluppo dei paesi più poveri. La società civile globale denuncia come inaccettabile la proposta Americana, che si muove nel solco di una obsoleta tradizione non scritta in vigore sin dal 1944, che vede la presidenza della Banca appannaggio degli Stati Uniti e la direzione del FMI agli Europei. La designazione di Wolfowitz da parte del Presidente Bush rappresenta addirittura un passo indietro rispetto all?accordo informale che si era raggiunto nel 2001 all?interno delle istituzioni sulle modalità di scelta delle due cariche principali delle istituzioni di Bretton Woods ed anche rispetto alla nomina di Rodrigo Rato al vertice del Fondo avvenuta lo scorso anno, allorché almeno erano stati proposti due candidati europei. ?E? giunta l?ora cruciale per l?Europa?, ha dichiarato Antonio Tricarico, coordinatore della Campagna per la riforma della Banca mondiale. ?Nel 2000 il veto americano bloccò la nomina del tedesco Koch-Weiser al vertice del Fmi. Oggi se l?Europa vota compatta può disporre formalmente del diritto di veto su Wolfowitz. Non ci sono più scuse per i timorosi governi europei. Ogni silenzio europeo sarebbe un assenso esplicito all?asservimento dell?aiuto multilaterale allo sviluppo agli interessi americani e l?Europa si renderebbe parimenti responsabile con la Casa Bianca della catastrofe dell?intero sistema multilaterale? ha continuato Tricarico. Come riportato oggi da numerosi quotidiani, al fine di promuovere la candidatura del falco Wolfowitz il presidente Bush avrebbe discusso la questione telefonicamente con il Presidente Berlusconi. ?Visto il sistema ?medievale? ed intrinsecamente non-democratico che governa queste istituzioni sarebbe stato a questo punto più opportuno per il Presidente Berlusconi proporre un suo familiare alla guida della Banca mondiale, invece che permettere ancora una volta all?amministrazione Bush di promuovere al vertice dell?istituzione uno dei suoi amici? ha aggiunto Tricarico. ?Chiediamo che il governo italiano riferisca subito in Parlamento sulla questione e renda pubblica la sua posizione al riguardo. Il sostegno a Wolfowitz significherebbe reputare le istituzioni multilaterali chiaramente delegittimate ed asservite agli interessi geopolitici di un solo paese?.


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