Non profit

Primi fondi per San Giuliano. La scuola c’è, il paese ci sarà

Consegnato il prefabbricato per i piccoli studenti. E ora?. "Abbiamo ancora oltre 10 milioni di euro da spendere" dice Giuseppe Richero, che guida il comitato.

di Benedetta Verrini

Dodici milioni di euro raccolti, 1 e mezzo già speso, ancora 10 milioni e mezzo da spendere. Il primo obiettivo della fortunatissima raccolta fondi per il Molise ?Un aiuto subito?, promossa da Tg5 e Corriere della Sera, è stato raggiunto: i bambini di San Giuliano hanno riavuto una scuola entro Natale. Tra le polemiche. In occasione dell?inaugurazione ufficiale, il 2 dicembre scorso, il quotidiano l?Unità ha titolato in prima pagina: ?Terremoto, non una promessa mantenuta. Avevano annunciato mari e monti, c?è solo una scuola di cartapesta (senza bambini)?. Immediata la reazione dei direttori di Tg5 e Corriere che, minacciando una querela al quotidiano diretto da Furio Colombo, rilevavano come aveva dato spazio a una «cronaca parziale e falsa che getta disprezzo nei confronti di una iniziativa di solidarietà». Ora l?opportunità dell?azione legale sembra essere evaporata, visto che lo stesso Colombo ha riconosciuto di non aver dato il giusto valore all?opera di solidarietà. A gennaio il nuovo villaggio La scuola, appunto. «Che non è di cartapesta. E i bambini lunedì hanno iniziato a frequentarla», dice il generale Giuseppe Richero, che è responsabile del Comitato per la raccolta fondi ?Un aiuto subito?. «Prima di tutto, l?invettiva è stata fuori luogo perché smentita dai fatti» continua. «La scuola è una tensostruttura di tela, legno e acciaio, riscaldata, con aule, palestra, uffici, computer e tv. Rappresenta la soluzione che fin dall?inizio avevamo prospettato per superare l?emergenza, e concordato con il commissario Bertolaso e con le autorità locali. è chiaro che non è in muratura, altrimenti non ci avremmo messo così poco a realizzarla. La polemica sui bambini, poi, mi sembra smentita dai fatti: alcuni di loro erano presenti all?inaugurazione e lunedì mattina hanno ripreso le lezioni». La scuola è sorta vicino alla tendopoli per gli sfollati di San Giuliano. Quelle nuovissime (e superaccessoriate) aule verranno utilizzate da bambini che oggi vivono nei residence assieme ad altre 850 persone o presso amici e parenti, mentre nella tendopoli sono rimasti in 150 (anche se, nel corso di molte notti, a causa di nuove scosse di terremoto, aumentano). Molti bambini, tra l?altro, per raggiungere la nuova ?Francesco Iovine? devono partire da Campomarino Lido, un paese della costa vicino a Termoli, e percorrere in pulmino circa 50 chilometri. «La scuola resta una struttura provvisoria» spiega il generale. «Ed è sorta nell?area vicina alla tendopoli perché è lì che sono le famiglie e si è stabilita la comunità degli sfollati. Sempre lì, tra fine dicembre e gennaio, sorgerà un villaggio di 15-20 prefabbricati per le famiglie rimaste senza casa e con i servizi necessari, come uffici pubblici, posta, chiesa, area giochi». I tempi per la ricostruzione vera, d?altra parte, richiederanno più o meno tre anni. Ma come verranno spesi i prossimi fondi di ?Un aiuto subito?? «Oltre al villaggio della nuova San Giuliano, abbiamo in programma di realizzare altri progetti», annuncia il generale Richero. «Si tratta di due scuole, una a Ururi e una a Casacalenda, e poi un nuovo centro per disabili a Larino».

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